Passano i mesi, ma la ricetta del governo in materia di giustizia continua a non soddisfare la magistratura. A rivelare i timori sulle mosse dell’esecutivo è stato il presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, Giuseppe Santalucia, secondo cui “la separazione delle carriere”, su cui tanto insiste il ministro Carlo Nordio, “consegnerà da qui a breve il pubblico ministero all’influenza dell’esecutivo. Questo è il quadro di grandissima preoccupazione che si pone davanti a noi”.
Santalucia bacchetta il governo sulla Giustizia: “La telematizzazione è un flop e restano le carenze negli organici giudiziari”
Una riforma che, prosegue, comporta un “ridimensionamento del potere giudiziario, che passa attraverso una ristrutturazione del Consiglio Superiore della Magistratura, l’alta corte di giustizia in cui la componente dei magistrati non avrà più la maggioranza numerica, come accade in tutti gli organi disciplinari delle magistrature”. A destare preoccupazione anche le carenze negli organici, su cui il governo starebbe facendo poco o nulla. Infatti Santalucia spiega che su questo punto “dal ministero non abbiamo avuto le risposte che abbiamo chiesto per il sostegno all’organizzazione degli uffici giudiziari”.
Un problema non più rimandabile, visto che “la scopertura del personale ha percentuali elevatissime, intorno al 40%” e “senza quelle risorse, la giustizia farà molti passi indietro”. Critiche anche alla telematizzazione “del processo penale” che, secondo Santalucia, è stato “costruito senza un’adeguata e necessaria sperimentazione” e “sta mettendo in ginocchio gli uffici giudiziari penali”.