“Le nostre strutture ospedaliere sono al collasso. Per carenza di personale non si possono organizzare i turni ai pronto soccorso”. Il governatore campano Vincenzo De Luca, che detiene anche la delega alla sanità, riconosce le difficoltà dei punti di primo accesso negli ospedali della regione. Intervenendo ieri a un convegno all’Università Federico II, organizzato dalla Fondazione Muto sul servizio sanitario nazionale e le autonomie regionali, lo “sceriffo” è tornato a lamentarsi dei criteri nel riparto del fondo nazionale. Una situazione che ha definito scandalosa.
La Regione Campania aspetta centinaia di milioni. E mancano migliaia di dipendenti. De Luca: “Le nostre strutture ospedaliere sono al collasso”
“Per 10-12 anni – ha detto – si è andati avanti nel riparto del fondo con l’unico criterio dell’età demografica, ed essendo la Campania la regione più giovane d’Italia abbiamo perso 250-300 milioni di euro l’anno”. Tanti, anzi troppi per una sanità che ha complessivamente 44mila dipendenti. E questo è intollerabile se solo si pensa che l’Emilia Romagna – che ha un milione di abitanti meno della Campania – ha 66mila dipendenti nel settore, o la Lombardia 103mila.
De Luca, ricordando i 9 miliardi di euro di buco che portarono al commissariamento della sanità campana conclusosi nel 2019, ha dunque insistito: “Le Regioni non hanno avuto ancora il conguaglio dei fondi investiti durante il periodo del Covid. Come Campania dovremo ricevere a copertura del bilancio regionale 250 milioni di euro’’.
De Luca ha quindi attaccato l’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, che “raccontava frottole, e ci vendeva come percentuali di spesa pubblica per la sanità il 7% del Pil nazionale. Oggi però, secondo i dati Agenas, siamo al 6,2%, mentre La Gran Bretagna spende per la sanità l’8% del Pil, la Francia il 9,3, la Germania il 9,8’’.
Alle nostre domande sui Pronto soccorso da attivare il governatore preferisce non rispondere
Alle nostre domande su quello che invece non fa la sua Regione sui Pronto soccorso, il governatore infastidito non ha risposto, girando la questione sul governo nazionale. “Le recenti dichiarazioni della presidente Meloni – ha detto – danno i brividi. Credo di avere capito che c’è a malapena uno stanziamento per i rinnovi dei contratti per il personale sanitario. Non c’è un euro per recuperare nemmeno il tasso di inflazione”.