Sangiuliano dimezza i fondi al Giffoni. L’organizzatore Gubitosi: “Un bando punitivo”

È scontro tra il patron del Giffoni, Gubitosi, e il ministro Sangiuliano sui fondi dimezzati al Festival dedicato ai ragazzi.

Sangiuliano dimezza i fondi al Giffoni. L’organizzatore Gubitosi: “Un bando punitivo”

Il ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano travolto dalle polemiche (anche) per il Giffoni Film Festival, una manifestazione dedicata ai più piccoli (3mila le presenze quest’anno nella cittadina del Salernitano), il cui brand, secondo Deloitte, vale la bellezza di 71 milioni di euro.

A lanciare l’allarme, domenica, il fondatore del festival, Claudio Gubitosi. “Il festival”, spiega il fondatore, da anni “risponde al bando relativo alla concessione di contributi ad attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva” e più volte ha raggiunto “il primo posto in graduatoria con un finanziamento arrivato lo scorso anno a 950mila euro”.

Contributo del Mic dimezzato e in ritardo

Ma “quest’anno, per la prima volta da quando esiste questo tipo di intervento, il ministero della Cultura ha inteso imporre un tetto pari a 400mila euro di contributo massimo erogabile. Fin qui nulla da eccepire, se non fosse stato che la pubblicazione del bando c’è stata a luglio, a pochissimi giorni dall’inizio del festival, creandoci stupore ma soprattutto grande preoccupazione”.

L’affondo del patron del Giffoni Film festival

“A guardare le graduatorie degli ultimi anni sorge più di un sospetto”, aggiunge Gubitosi, “Quali sono i progetti che negli anni hanno superato i 250mila euro di contributo? Uno solo. E cioè Giffoni, che nelle ultime cinque edizioni del bando, come detto, si è visto riconoscere un sostegno pari a quasi un milione di euro annui. Ecco perché non penso di sbagliare se definisco questo bando un bando punisci-Giffoni”.

La difesa di Sangiuliano: “Spesa razionalizzata”

Immediata la replica del MiC: “In Italia ogniqualvolta si tenta di riformare e si toccano santuari e rendite di posizione si scatenano polemiche. Ma cambiare, quando sono in gioco i soldi dei cittadini, è necessario. Pensare a un intento politico e, peggio ancora punitivo, è una gigantesca falsità. Nulla di tutto questo: c’è stata solo la volontà di moralizzare e razionalizzare la spesa”.

“Accogliendo anche la proposta di molti altri promotori si è pensato di mettere nel bando annuale un tetto di 400mila euro per giungere a una ripartizione più equa e aprire a un numero maggiore di soggetti beneficiari”, continua la nota del ministero, “C’è stata una correzione generale del bando e una razionalizzazione che non puntavano a penalizzare alcuno, ma solo a introdurre principi più equi. Il resto – è la conclusione – sono fantasie”.

Bicchielli, Noi Moderati: “Sembrava la Festa de L’Unità”

Ma forse la spiegazione (vera) arriva da Pino Bicchielli, vicepresidente di Noi Moderati alla Camera, per il quale “quest’anno il Giffoni Film Festival più che un evento dedicato ai giovani si è trasformato nella più classica e nostalgica Festa de L’Unità, un palco dedicato ai giovani, si spera futuri elettori, prestato ai partiti del centrosinistra per le prove di alleanza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali e per avviare la loro campagna elettorale contro il centrodestra”. In effetti al Giffoni quest’anno erano presenti Elly Schlein e Antonio Conte, ma anche i ministri Giancarlo Giorgetti e Andrea Abodi. Forse Bicchielli si è distratto…