di Alessandro Barcella
Quale sarà il destino lavorativo di Nicolamaria Sanese, fino a tre giorni fa segretario generale di Regione Lombardia e direttore generale della Presidenza? Con l’insediamento del neo-governatore Maroni, si è avviata la solita “giostra” delle poltrone e dei posti di sottogoverno. A decidere le sorti della Regione una nuova Giunta (7 donne e 7 uomini) che rispetta il delicato equilibrio tra una Lega Nord che ha vinto e un Pdl che in Lombardia è ancora radicatissimo. A cascata dunque il neo-presidente Maroni ha avviato il rinnovo dei vertici delle direzioni generali e degli uffici più importanti. Tra i primi a farne le spese Nicolamaria Sanese, dal 1995 capo di gabinetto del presidente Formigoni e dal 2000 segretario generale dell’Ente. Al suo posto un fedelissimo di Maroni, quell’Andrea Gibelli che nella giunta uscente occupava già la poltrona di vicepresidente.
Che fine ha fatto l’ex potente?
Sanesi è stato scaricato definitivamente, dopo l’uscita di scena del “Celeste”, o c’è altro? La certezza della cronaca cede il posto alle sabbie mobili delle indiscrezioni. Voci non ufficiali, raccolte dal nostro giornale all’interno dell’Ente, sembrano avvalorare la tesi secondo la quale Sanese dovrebbe rimanere per almeno altri 6 mesi. Per lui, a quanto pare, un insolito ruolo di “tutor”, a garanzia del passaggio di consegne con il suo successore.
Non è al momento ancora chiaro quale sarà l’inquadramento economico e contrattuale eventualmente riservatogli. “Sono certo che Sanese continuerà a collaborare e dare sostegno con la sua saggezza” aveva affermato Maroni durante la cerimonia di insediamento, forse a confermare quanto dicevamo pocanzi. Lombardia Notizie, struttura che dal 1990 svolge l’incarico di ufficio stampa dell’Ente, si limita a dire: “Il Presidente Maroni ha chiesto al dottor Sanese di esprimere la disponibilità ad un’eventuale proseguio nella collaborazione e lui ha manifestato un parere positivo. Al momento però non c’è alcun accordo di tipo formale”.
La carriera
Sanese, ex democristiano originario dell’Abruzzo, è un vecchio lupo della politica, per anni membro della Camera dei Deputati e Sottosegretario di Stato (nei governi Craxi, De Mita e Fanfani).
Per lui, in Regione Lombardia, uno stipendio annuo che sfiorava i 272.000 euro: resterà ora dunque “a mezzo servizio” (e a mezzo stipendio)? Si tratta comunque di un passaggio delicato per l’Ente, perché il nome di Sanese si è legato in questi mesi alle vicende processuali del caso Maugeri (inchiesta che lo ha visto coinvolto accanto all’ex Governatore Formigoni e ad altre 16 persone).
Secondo l’accusa della Procura, infatti, Formigoni avrebbe ricevuto “utilità’” per 8 milioni di euro in cambio del suo appoggio ad alcune delibere regionali, che avrebbero favorito la Fondazione Maugeri e la Fondazione San Raffaele del Monte Tabor. E tra gli indagati, come detto, lo stesso “tutor” Nicolamaria Sanese.