Matteo Salvini ha un piano per riaprire l’Italia riportandola in zona gialla non dal 20 aprile, ma addirittura dal 19. Ieri abbiamo raccontato che il segretario della Lega si è presentato a Palazzo Chigi per chiedere la zona gialla in sei regioni. Probabilmente scambiando il suo ruolo con quello del ministro della Sanità Roberto Speranza. Ora la situazione peggiora.
Il piano di Salvini per riaprire l’Italia in zona gialla dal 19 aprile (all’insaputa di Draghi e Speranza)
Perché il Capitano, come scrive oggi Il Fatto Quotidiano, ha un progetto ancora più ambizioso. Che parte dalla data di lunedì 19 aprile. Quel giorno, secondo Salvini, nelle Regioni che avranno dati da zona gialla, si dovrà iniziare a riaprire nonostante il decreto approvato dal governo preveda solo zone arancioni e rosse fino a fine mese. E nonostante lo stesso Draghi abbia detto che probabilmente non basterà una delibera del consiglio dei ministri, come previsto dal decreto, per le riaperture, e che ci vorrà una stessa norma da varare. Entro nove giorni da oggi, visti i desideri di Salvini.
La data del 19 aprile Salvini l’ha indicata giovedì nel suo incontro con il premier Mario Draghi – che però non gli ha dato rassicurazioni – e l’ha ripetuta ieri: “Guardiamo i numeri, se anche il prossimo venerdì i dati saranno in netto miglioramento, dal lunedì successivo si può procedere con le riaper ture”. Il governo però non pare dello stesso avviso con il ministro della Salute Roberto Speranza che al convegno “Riapri Italia!” organizzato da Fratelli d’Italia (un segnale nei confronti della Lega), ha ripetuto che ci vuole “prudenza” e che di riaperture si parlerà “nelle prossime settimane”.
Ma bisogna vaccinare per riaprire e le regioni leghiste sono indietro
C’è un problema però che Salvini sembra sottovalutare. Ovvero che il decreto primo aprile di Draghi prevede riaperture in base alla riduzione dell’incidenza dell’epidemia. Ovvero il parametro dei casi settimanali ogni centomila abitanti. Ma anche in base all’andamento del piano vaccinale. E qui casca l’asino. Perché indietro nelle vaccinazioni ci sono molte regioni a guida centrodestra se non addirittura leghiste. E allora il Capitano cosa farà? E con chi se la prenderà se non si potrà riaprire in quelle regioni nonostante i numeri da zona gialla?