Bestia o non Bestia, Morisi o non Morisi, c’è un dato col quale bisogna fare i conti: Matteo Salvini più di chiunque altro ha compreso l’importanza della presenza – anche asfissiante in alcuni casi – sui social. È (anche) lì che molto spesso si determina un successo elettorale. Il caso umbro è eloquente: se si vanno a vedere gli investimenti in campagne di sponsorizzazione negli ultimi 30 giorni specificatamente in Umbria, si scopre che Salvini ha investito sulla sua pagina la bellezza di 16.275 euro. In pratica, considerando che il monte delle sponsorizzazione in questo periodo in Umbria è stato di circa 77mila euro, parliamo di oltre il 20% del totale.
Ma c’è di più: al secondo posto degli investimenti “umbri” sul social netword c’è proprio la neogovernatrice Donatella Tesei (5.104 euro), seguita da Paola Agabiti Urbani (4.204 euro), capolista della lista civica filo-leghista a sostegno della Tesei e, ancora, da Paola Urbani (2.906 euro), capolista della Lega, e da un altro candidato leghista, Daniele Carissimi (2.228 euro). Tutti costoro sono stati largamente eletti in consiglio regionale. E tutti gli altri? Che fine hanno fatto i leader nazionali? Vuoto assoluto. Nessuno ha investito nulla di minimamente comparabile. E a livello nazionale? Stessa identica musica. Se sulla pagina creata ad hoc da Facebook si ricerca con parola chiave “Pd” negli ultimi 30 giorni, si trovano finanziamenti inferiori ai 100 euro per lo più.
Il più “oneroso” è quello della pagina Facebook “Deputati Pd” che in 30 giorni ha stanziato in sponsorizzazioni social la bellezza di 912 euro, seguito dai 452 euro della pagina “Senator Pd”. Zero assoluto (o poco più) anche cercando “Movimento cinque stelle”, “M5S”o più semplicemente “Movimento”. In ogni caso l’investimento maggiore è di Luigi Cirillo, consigliere regionale in Campania (453 euro). E in questo vuoto pressoché totale è già cominciata la campagna social per le elezioni in Emilia-Romagna: se restringiamo la ricerca agli ultimi 7 giorni e la si localizza sulla regione prossima al voto (26 gennaio 2020), ecco che scopriamo che il politico che ha speso più soldi è ancora una volta il leader leghista (922 euro); segue a distanza l’attuale governatore Stefano Bonaccini (351 euro).
L’unico, invece, che prova a tenere il passo di Salvini è Matteo Renzi, interessato però in questo periodo a lanciare la sua “Italia Viva” a livello nazionale più che per le amministrative. Non a caso se si va a vedere le sponsorizzazioni negli ultimi 7 giorni ma spalmate sull’intero territorio italiano, è proprio Renzi il maggior “cliente” politico di Facebook con 1.686 euro.
IL NUOVO APPRODO. Al momento, però, Salvini continua ad avere una marcia in più. E questo forse almeno in parte giustifica il successo elettorale della Lega, nonostante inchieste, scandali, arresti e Russiagate. Non è solo un caso o una “bravata” adolescenziale quella di Salvini che ha deciso di iscriversi pochi giorni fa anche su un altro social network, sconosciuto ai più grandicelli ma famosissimo tra i giovani. Parliamo di “Tik Tok”, social nato in Cina e poi sbarcato pure in Europa. Il leghista nella sua descrizione oltre a “Leader della Lega” ha inserito anche l’hashtag #Primagliitaliani. E subito ha pubblicato due video: uno dedicato alle forze dell’ordine e un altro in cui, inquadrato in primissimo piano, dice: “In Italia si arriva se si ha il permesso di arrivare. Altrimenti si torna da dove si è partiti”. Insomma, la retorica, anche se i social cambiano, è sempre la stessa.