Polemiche su polemiche dopo la conferenza stampa della scorsa settimana del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la quale, oltre a prolungare fino al 3 maggio il periodo di lockdown, ha anche attaccato frontalmente Matteo Salvini e Giorgia Meloni, colpevoli di raccontare falsità sull’attivazione da parte dell’Italia del Fondo Salva-Stati, cosa invece mai accaduta. E, invece, come sottolineato proprio dall’inquilino di Palazzo Chigi, chi ha intavolato la discussione a livello parlamentare già nel 2011 per avere quello strumento erano stati il centrodestra e il Governo Berlusconi, al cui interno sedeva anche la Meloni e che era appoggiato proprio dalla Lega oggi guidata dal Capitano Salvini.
Eppure, dopo le parole di Conte, sono piovute critiche con Salvini che ha addirittura scomodato anche Sergio Mattarella. La ragione? Conte avrebbe abusato dello spazio in Tv. Ed è curioso che a dirlo sia proprio Salvini che, a conti fatti, è il leader di partito in assoluto più presente in Tv. Se si escludono Conte che, per ovvie ragioni, è stato spesso in Tv con le dirette vista l’emergenza coronavirus e il presidente della Repubblica con i diversi messaggi inviati alla nazione, è proprio il leader dell’opposizione a non avere rivali. E da qui la domanda: a che servono le continue polemiche sollevate dal leghista? Cui prodest? Il dubbio è che l’obiettivo sia quello di passare come vittima, al pari della Meloni, senza che ce ne sia alcuna ragione. Ma sarà la capacità ad interpretare quel ruolo che spinge i due esponenti di destra a passare sempre e comunque da vittima. Anche quando non c’è alcuna ragione.
LE CLASSIFICHE. Sono i numeri e i dati raccolti puntualmente dall’Agcom, d’altronde, a dirlo chiaramente. Dall’ultimo aggiornamento, pubblicato a metà marzo e riferito al mese di febbraio, emerge ad esempio che il Tg1 ha concesso a Salvini 18 minuti, a Zingaretti per dire 8, a Di Maio 12, esattamente come a Mattarella. Al Tg2 i minuti collezionati da Salvini sono 11, contro i 3 scarsi di Di Maio. Stesso discorso su Rainews dove il Capitano, dopo Conte e Mattarella, colleziona un minutaggio superiore anche a quello di Roberto Speranza che, visto il periodo, dovrebbe forse avere spazio maggiore di chi va in giro a raccontare frottole sul Fondo Salva-Stati. E su Mediaset? La musica non cambia. L’esempio lampante arriva, manco a dirlo, dal Tg4: dopo i 30 minuti circa riservati a Giuseppe Conte, spicca Salvini con 20 minuti e la Meloni con 14.
Poi addirittura abbiamo Matteo Renzi con 11 minuti. Dobbiamo scendere agli 8 minuti scarsi per ritrovare il leader del Pd (di fatto – è bene ricordarlo – il secondo partito in Italia), Nicola Zingaretti. Ci sono poi, ovviamente, le trasmissioni di approfondimento e i talk show. E qui, se possibile, gli equilibri sono messi ancora più in discussione, con Conte che in più occasioni perde la sua leadership. A Rai1, per dire, a febbraio nessuno ha fatto come Renzi: per lui 46 minuti (secondo è Davide Casaleggio a 36). Il caso più eclatante, però, arriva ancora da Rete4: il premier, in questa speciale classifica, è addirittura terzo con meno di un’ora di spazio, dopo i due Matteo: Renzi e Salvini superano infatti l’ora. Stesso andazzo a Canale 5: terzo Conte, dopo Giulio Gallera e addirittura Alessancra Mussolini.