Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che vicepremier leghista, Matteo Salvini sciorina dati sugli scioperi effettuati in questi due anni del governo Meloni, giungendo alla conclusione che mai ce ne sono stati così tanti. Sarebbe il caso di dire: “Caro ministro, si faccia una domanda e sia dia una risposta”. Ma la risposta Salvini non se la dà. Si limita a puntare il dito contro i sindacati. Capita al question time al Senato. “Nei venticinque mesi di vita del Governo, sono stati proclamati 518 scioperi nazionali e interregionali, di cui 374 realmente effettuati, per una media di 15 scioperi al mese. Facendo un confronto con i Governi precedenti, si tratta della media mensile più alta degli ultimi sette Governi.
Evidenzio, ad esempio, che, durante i trentaquattro mesi del Governo Renzi, i sindacati erano più distratti, perché gli scioperi furono 280, per una media di otto, quasi la metà di quelli di oggi. Tra gli scioperi più impattanti, segnalo 57 scioperi nazionali e interregionali effettuati nel settore ferroviario, a fronte dei 71 proclamati, e 34 scioperi nel trasporto pubblico locale sui 39 proclamati, di cui la maggior parte svolti nei giorni di lunedì e venerdì”, spiega il ministro. E infine la minaccia: “In conclusione, i numeri mi sembrano chiari; mai stati così tanti scioperi come contro questo Governo, qualcuno invita alla rivolta sociale. Se gli scioperi vengono svolti rispettando le norme, nulla quaestio; altrimenti, già dalle prossime ore, interverrò personalmente per limitarne la fascia oraria, eventualmente anche con la precettazione”.