“Il Ponte sullo Stretto di Messina farebbe parlare dell’Italia in tutto il mondo, assorbirebbe l’acciaio dell’Ilva per quattro anni e darebbe 50mila posti di lavoro”. Matteo Salvini, ospite di Rtl 102.5, stamattina torna a parlare della sua grande opera preferita, ovvero quella che piace anche a Ercole Incalza.
Salvini vuole ancora il ponte sullo Stretto di Messina
Il segretario della Lega ha parlato anche della mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Salute Roberto Speranza presentata da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. “Prima la leggo, fra oggi e domani, ma oggi si sceglie in Parlamento sui 200 miliardi”, ha detto riferendosi al PNRR. E ancora: “Faccio quello che può andare a buon fine”, aggiunge. “Penso che in Parlamento i numeri ci siano per un commissione d’inchiesta”. Poi il Capitano è tornato a lanciare Gabriele Albertini come candidato del centrodestra a Milano. “Questa mattina prenderò un caffé, assolutamente lecito e all’aperto, con Gabriele Albertini. Mi piacerebbe che tornasse a fare il sindaco e che riprendesse a far marciare Milano, città che ultimamente si è un po’ fermata”, ha detto alla radio.
Infine Salvini ha risposto a Enrico Letta, che ieri gli ha consigliato di evitare di promuovere appelli contro le misure del governo: “Lega fuori dal governo? Ho tutta l’intenzione di stare dentro, per le nostre idee e le nostre battaglie, qualcuno ci vorrebbe fuori, come il Pd di Letta”. “Basta che Letta non provochi continuamente, come sta facendo a partire dallo ius soli”. “Letta – aggiunge Salvini – può firmare il nostro appello per fermare il coprifuoco”.
I 60mila che hanno firmato l’appello della Lega contro il coprifuoco
L’appello, ha fatto sapere il segretario della Lega, ha raccolto già 60mila firme. “Se c’è qualcosa che non convince, come il coprifuoco, che non ha senso, ma è scelta politica, lo diciamo, in 24 ore quasi 60mila persone hanno firmato il nostro appello online”. E ancora: “Il coprifuoco non porta vantaggio, non c’è in Europa, non c’è a Madrid. Se la scienza dice bianco e giallo, perché devo restringere la libertà?”, aggiunge il leader della Lega. “Gelmini ha detto fino alle 22 poi a casa, mentre altri dicono alle 22 in punto? Per me dipende dal buon senso, che fai alle 22.01 fai le retate? Il no al coprifuoco viene dal basso”, ricorda Salvini.
Che infine annuncia: “Siamo d’accordo con Draghi, entro metà maggio ci sarà un aggiornamento in base ai dati scientifici, se continueranno a essere positivi, dal nostro punto di vista la riapertura deve essere totale, con azzeramento del coprifuoco”.