Non solo Renzi. Anche Matteo Salvini avrebbe avuto più incontri riservati con lo 007 Marco Mancini, già coinvolto nel caso Abu Omar, e anche lui avrebbe incontrato il dirigente dei servizi segreti pure in autogrill. A sostenerlo è sempre Report, con un’anticipazione del servizio che andrà in onda lunedì prossimo (qui il video). Occorrerà ora vedere cosa farà il Copasir, presieduto dal leghista Raffaele Volpi, dopo aver annunciato di voler chiedere al premier Mario Draghi l’autorizzazione per aprire un’indagine da affidare al Dis sul faccia a faccia tra l’esponente dell’intelligence e il leader di Italia Viva in un’area di servizio a Fiano Romano, nel dicembre scorso, in piena crisi di governo. Il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, ha preannunciato che il segretario della Lega ha ammesso di aver incontrato varie volte l’agente segreto.
L’ANTICIPAZIONE. “Durante lo svolgimento dell’inchiesta – sostiene Ranucci – i nostri inviati avevano raccolto informazioni, poi confermate da una fonte qualificata, che Salvini avrebbe incontrato più volte Marco Mancini, non solo in sedi istituzionali, ma anche in autogrill, circostanza che il leader della Lega non conferma né smentisce. Sempre secondo una delle fonti incontrate da Report, la frequentazione tra il politico e l’uomo dei servizi sarebbe di vecchia data, i due si sarebbero incontrati anche a Cervia, in occasioni delle visite di Salvini al Papeete, il locale venuto alla ribalta nei giorni della crisi del primo governo Conte”.
Il conduttore di Report ha poi sottolineato che Salvini aveva affermato che era normale incontrare agenti segreti e aveva preso le difese di Matteo Renzi dopo la pubblicazione da parte della sua trasmissione del video dell’incontro riservato dell’ex premier con lo 007. “Ho incontrato Marco Mancini da ministro più volte, in ufficio, al ministero, non in un autogrill. A mia memoria non l’ho incontrato in autogrill. Lo visitai per la prima volta in carcere a San Vittore, quando fu arrestato ed ero consigliere comunale”, ha detto il numero uno del Carroccio intervistato da Report.
IL CONTRATTACCO. Per tutta risposta la Lega ha sostenuto che Report, nella “foga di dover attaccare a tutti i costi la Regione Lombardia”, si è affidata a un falso medico, specificando che il sindaco di Robbio, Roberto Francese, per somministrare tamponi rapidi, molecolari e per fare persino prelievi di sangue a pagamento ai suoi concittadini, si sarebbe affidato al falso camice bianco. “Andrea Adessi – dichiarano i leghisti Fabrizio Cecchetti, commissario regionale della Lombardia, e Massimiliano Capitanio, capogruppo in Vigilanza – titolare di un laboratorio di analisi a Vercelli, sarebbe infatti privo di qualsiasi titolo abilitativo all’esercizio della professione medica e, nonostante questo, si sarebbe presentato anche in tv come medico. Ora è indagato per esercizio abusivo della professione e attivazione di un centro medico non autorizzato. Report aveva scelto di esaltare il sindaco di Robbio e attaccare la Regione: scelta avventata”. Immediata la replica di Ranucci.
SOLITO COPIONE. Il conduttore ha affermato che Report non si è mai affidata a un falso medico e che le accuse della Lega sono false, “come è facile verificare dalle trascrizioni presenti sul sito”, aggiungendo di non aver mai né menzionato né intervistato Adessi, oggetto di indagini della Procura di Vercelli per abuso di professione, “che ha potuto esercitare indisturbato senza controllo delle autorità regionali”.