Salvini in fuga dal Parlamento. Sul caos treni manda Ciriani

Il ministro Ciriani assicura che il leader leghista terrà un’informativa in Parlamento ma non è dato sapere quando

Salvini in fuga dal Parlamento. Sul caos treni manda Ciriani

Non c’è niente da fare. Matteo Salvini non vuole mettersi in testa che oltre che vicepremier e leader della Lega è anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ieri, nell’ennesima giornata di disservizio ferroviario, al posto di presentarsi in Parlamento, per riferire sul caos dei trasporti, ha pensato di bene di ricevere al suo dicastero il ministro degli Affari Esteri dello Stato d’Israele Gideon Saar.

Lo annuncia il Mit in una nota nella quale viene spiegato che “è stata l’occasione per ribadire reciproca stima e amicizia personale, ma anche per evidenziare la necessita’ di una sempre maggiore cooperazione tra i due Paesi anche alla luce delle notizie su un possibile cessate il fuoco a Gaza”.

A rispondere in Parlamento sui disservizi ferroviari va Ciriani e non Salvini

Insomma, dai satelliti all’immigrazione, dalle guerre alla sicurezza, interviene su tutto tranne che su quello che gli compete. A rispondere sul disservizio ferroviario alla Camera è andato il ministro dei rapporti col Parlamento, Luca Ciriani.

Che ha assicurato: “Salvini verrà presto a fare un’informativa” sui trasporti. A chi gli chiedeva se potesse essere già la prossima settimana, Ciriani ha precisato: “La prossima settimana ci sono già tre ministri: Nordio, Picchetto e Crosetto. Bisogna aspettare una capigruppo per fissare una data”. Insomma c’è tempo.

Ma il tempo per polemizzare sui social con Matteo Renzi Salvini lo trova. “Per recuperare i danni del malgoverno della sinistra, abbiamo avviato un piano da 100 miliardi di investimenti per le infrastrutture ferroviarie, con oltre 1.200 cantieri già attivi per recuperare decenni di ritardi sulle ferrovie di questo Paese, ma Renzi se la prende con me…Ma non doveva ritirarsi dalla politica?”, dice su X.

“Sei stato al Governo più tempo di me, buffone. Da quando tu fai il Ministro, è un ritardo continuo. Ma perché non ti dimetti come ti stanno chiedendo migliaia di cittadini?”, replica Renzi.

Le bufale di Ciriani sul caos dei treni: nel breve termine siamo spacciati

Ma veniamo a Ciriani che in Parlamento ne ha infilata una dopo l’altra. “I ritardi che si registrano sulle diverse tipologie di collegamento ferroviario si attestano su percentuali in linea con quelle degli ultimi anni. Il tasso di puntualità è, infatti, del 74% sulle Frecce, dell’82,6% sugli Intercity e dell’88,9% sui Regionali. Le ragioni dei ritardi sono riferite per circa il 34% all’affidabilità dell’infrastruttura e per circa il 25% al materiale rotabile. La restante quota trova origine in cause esterne al sistema ferroviario”, dice Ciriani.

Anche se non può nascondere la realtà. “Comprendiamo – dice – le difficoltà che stanno vivendo gli italiani a causa dei disagi dovuti a quanto ho appena illustrato, il governo ne è estremamente dispiaciuto e conferma il suo impegno volto al miglioramento di tutta la rete ferroviaria italiana e del conseguente servizio offerto”.

Ma, da quanto afferma, nel breve periodo siamo fritti. “Il piano degli investimenti Rfi per il periodo 2024-2033 prevede un impegno di circa 124 miliardi di euro. I benefici di questi investimenti sulla puntualità dei treni si registreranno solo nel medio periodo”, spiega il ministro.

Ridurre le corse dei treni è un’ipotesi sul tavolo

E infine conferma che sì, il piano per ridurre le corse dei treni non è solo un’indiscrezione ma un’ipotesi reale sul tavolo. “I crescenti volumi di traffico e la presenza dei numerosi cantieri sulla rete, in virtù della mole di investimenti attualmente in corso, generano inevitabili effetti sul servizio di trasporto e situazioni di disagio come quelle a cui abbiamo assistito di recente. Per questa ragione, sono in corso approfondimenti per la rimodulazione e razionalizzazione dell’offerta da parte di Rfi, d’intesa con le imprese ferroviarie, gli stakeholder di settore e l’Autorità di regolazione dei trasporti”, conferma Ciriani.