Un Papeete bis per Matteo Salvini? L’indiscrezione viene da Dagospia e vorrebbe il segretario della Lega pronto a lasciare il governo Draghi per puntare alle elezioni anticipate. Secondo il sito di rumors e indiscrezioni il Capitano ha intenzione di muoversi perché vede che i sondaggi politici danno il Carroccio in piena crisi a causa dell’appoggio all’esecutivo. Mentre la sua maggior concorrente, Giorgia Meloni, vola.
Un Papeete bis per Matteo Salvini? Il Capitano può lasciare presto il governo Draghi presto, prestissimo. Per fermare l’emorragia di voti nei sondaggi e la crescita di Giorgia Meloni
Fratelli d’Italia infatti continua a guadagnare voti nelle rilevazioni campionarie. E in molti casi ne guadagna più o meno quelli che perde la Lega. Ce n’è abbastanza per capire che la partecipazione del Carroccio al governo Draghi, voluta dai maggiorenti del partito e alla fine digerita da Salvini, potrebbe essere già al capolinea. O potrebbe arrivarci a breve. Questo perché in primo luogo nelle trattative con il premier il Carroccio non sta portando a casa molto.
E in secondo luogo perché il semestre bianco si avvicina (scatterà a fine agosto) ma con esso non paiono vicine le elezioni. Dagospia spiega che è diventato lampante che questo esecutivo non riuscirà a cambiare la legge elettorale in chiave proporzionale per le politiche previste nel 2023, quindi ha ragione il duplex Meloni-Crosetto a chiedersi come farà il centro-destra a presentarsi unito davanti agli elettori (Lega + Fratelli d’Italia + Forza Italia) quando nessuna sa la data di scadenza del governo Draghi.
Il problema della Lega con Draghi
Un eventuale abbandono del governo Draghi da parte della Lega creerebbe un pesante problema per Mattarella: crisi, sostituzione dei ministri, fuga di parlamentari di Forza Italia in modalità Ghedini-Ronzulli-Tajani verso il Carroccio e quindi indebolimento della nuova compagine governativa. Per non parlare dell’immagine dell’Italia a livello europeo, con una vaccinazione che stenta a raggiungere l’immunità di gregge entro l’anno.
E infatti anche ieri si parlava dei pesanti scricchiolii in arrivo da destra. Dove i giornali che già sono ostili a Draghi cominciano a prendere di mira anche il Capitano. Notando che la sua partecipazione all’esecutivo non sta portando nulla di concreto in favore del blocco sociale che rappresenta il suo elettorato. Bloccare leggi non basta. Ci vuole qualcosa di concreto. Che però stenta ad arrivare. E allora meglio muoversi il prima possibile. Perché domani potrebbe essere troppo tardi.