Salvini e Meloni cantano e festeggiano sul Lago di Como scatenando polemiche. Intanto le opposizioni scendono in piazza a Cutro per chiedere la verità sulla strage

Salvini e Meloni si sono scatenati con il karaoke al party di compleanno del leader leghista mentre le opposizioni sono scese in piazza.

Salvini e Meloni cantano e festeggiano sul Lago di Como scatenando polemiche. Intanto le opposizioni scendono in piazza a Cutro per chiedere la verità sulla strage

Salvini e Meloni si sono divertiti al party per i 50 anni del leader della Lega. Tante le polemiche che sono arrivate a seguito della festa mentre le opposizioni sono scese in piazza per manifestare in ricordo delle vittime del naufragio dei migranti lo scorso 26 febbraio a Cutro.

Salvini e Meloni cantano e festeggiano su Lago di Como scatenando polemiche

Si cercano anche le ultime vittime del naufragio dei migranti a Cutro ma la destra è stata impegnata in altro nelle ultime ore. Il vice premier Matteo Salvini ha festeggiato i suoi 50 anni su Lago di Como, in compagnia dei leader dei partiti della destra italiana. Al party, infatti, tra i tanti hanno partecipato Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. “Buon compleanno, Matteo Salvini!”, ha scritto sui social Berlusconi, postando la foto insieme al leader leghista e al presidente del Consiglio. Sui social sta spopolando, addirittura, il video di un karaoke di Salvini e Meloni che cantano La canzone di Marinella di Fabrizio De André. A diffondere il video è stato il giornalista Nicola Porro, tra gli invitati alla serata che commenta così su Instagram: “A proposito di crisi di governo”.

 

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A seguito della serata, sono sorte polemiche in ambiente politico e non solo. Il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha fatto trasparire tutto il suo disappunto sulla festa. “Ieri– dice Lepore- è stata una giornata molto dolorosa per tutti noi. Abbiamo sepolto alcune bare, anche quella di una bambina. Devo dire che sono rimasto molto colpito dalle immagini che ho visto tornando a casa, della conferenza stampa del Governo e del karaoke di Salvini e della Meloni, che non hanno voluto incontrare i famigliari né portare omaggio alle bare ma hanno trovato il tempo di festeggiare i 50 anni del ministro Salvini”.

I due cristiani Meloni e Salvini non vanno a Cutro a pregare davanti alle bare, ma a Cutro senza volerle vedere. E poi la sera un po’ di karaoke al compleanno di Salvini, cantando la canzone di Marinella, ispirata alla storia di una emigrata calabrese trovata morta in un fiume“, scrive polemica Selvaggia Lucarelli su Twitter. Su Twitter la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, per commentare la scena, ha citato i versi finali di una poesia di Eugenio Montale, ‘Non chiederci la parola che squadri da ogni lato’: “Codesto solo oggi possiamo dirti, ciò che non siamo, ciò che non vogliamo”. “Non hanno reso omaggio ai morti di Cutro, hanno messo in piedi una patetica messinscena, cambiato gli impegni istituzionali per andare a cantare alla festa di Salvini. Disumanità, cinismo, improvvisazione e spregiudicatezza: questo governo spiegato in pochi gesti. Che vergogna”. Lo dichiara la capogruppo del Pd al Senato, Simona Malpezzi.

Le opposizioni scendono in piazza a Cutro per chiedere la verità sulla strage

Da M5S al Pd, passando per Alleanza verdi e sinistra e per il Terzo polo appoggiano la manifestazione organizzata nel luogo della tragedia. Così nel pomeriggio di sabato 11 marzo, è partito il corteo a Steccato di Cutro (Crotone) per ricordare le vittime del naufragio. Sono centinaia i partecipanti. Ad aprire il corteo il segretario regionale della Cgil Calabria Angelo Sposato, il sindaco di Melassa Raffaele Falbo e tanti altri cittadini comuni con la fascia bianca al braccio. Alla manifestazione si sono uniti anche Cecilia Strada e l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

Al corteo è presente l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano. “Questa croce è il simbolo della sofferenza oggi. E’ istintivo essere qui. C’è una piccola comunità a Riace che è rimasta sconvolta. Certe volte ci penso e mi vergogno di essere un cittadino occidentale – dice Lucano – Quando ci sono queste fasi emergenziali, le comunità calabresi sono scosse e prevale subito quello spirito di solidarietà che non dimostra il governo. Sono anni e anni che imperversano, che si tenta di colpevolizzare e di criminalizzare le Ong, i salvataggi, chi si occupa di solidarietà. Per loro il paradigma è all’opposto – aggiunge Lucano – A Riace non c’era un’utopia era l’istinto della normalità. Quando ci sono emergenze, degli sbarchi, è un fatto normale. Non è normale tergiversare o dire che la responsabilità è di uno o di un altro e quel tempo diventa letale come è successo”.

“Non si può non essere qua, oggi a Cutro, per chiedere verità e giustizia per le vittime del naufragio e per i loro familiari, ma anche per la democrazia, per lo stato di diritto. Quello che abbiamo visto nei giorni scorsi è incredibile e sconcertante: continua ad aggravarsi la mancanza di senso delle istituzioni del nostro governo”, sono le parole del segretario di +Europa, Riccardo Magi, in corteo a Cutro.