E’ bastato poco a rendere la partita politica. Perché destano polemiche le ultime convocazioni in nazionale del Commiassario tecnico, Antonio Conte. L’apertura, mai così prima d’ora, agli oriundi quali Eder (di origine brasiliana) e Vazquez (di origine argentina) sta provocando le reazioni, positive o negative che siano, di tutto il mondo sportivo.
“La nazionale italiana deve essere italiana” ha dichiarato l’allenatore dell’Inter, Roberto Mancini. Risposta quasi immediata di Conte: “Si può fare sempre polemica attorno alla Nazionale o anche, come succede, attorno a me. Io dico che non sono il primo né sarò l’ultimo a far questo tipo di convocazioni, queste sono le regole, questo è il calcio”. Come Mancini la pensa l’allenatore del Verona, Andrea Mandorlini. E pure Matteo Salvini. Il segretario della Lega, infatti, non ha nascosto la sua approvazione per le dichiarazioni del tecnico. Una domanda però, al di là delle polemiche, sorge spontanea. Non è che Conte è costretto a ricorrere agli oriundi perché di italiani “veri” e bravi ce ne sono sempre meno?