Matteo Salvini non ne fa una giusta. Il vicepremier leghista e ministro decide di imbarcarsi in una nuova polemica con Stellantis, che ha comunicato giovedì la chiusura dello stabilimento di Mirafiori per un mese perché “non ci sono ordini”. Ma lo fa dopo essersi fatto immortalare dai flash accanto ai modelli auto dell’azienda in questione.
Andiamo con ordine. Si è aperto, ieri, il Salone dell’Auto di Torino. A tagliare il nastro è stato proprio Salvini che, informano le agenzie di stampa, ha fatto una lunga passeggiata tra gli stand, compreso quello di Stellantis, con molti selfie e un breve incontro stampa finale.
L’attacco di Salvini a Stellantis sui finanziamenti pubblici
Tra le sue dichiarazioni spicca quella contro Stellantis. “Sono fiducioso sul futuro dell’auto, su quello di Stellantis dovreste chiedere ai proprietari per capire come sono stati utilizzati i miliardi e miliardi di euro di finanziamento e di contributi pubblici negli anni e qual è il futuro industriale. Avere per un mese Mirafiori rallentata preoccupa me come preoccupa gli operai”, ha detto il leader della Lega.
“Desideriamo ringraziare il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che questa mattina è passato a visitarci presso il Salone dell’Auto di Torino, dove abbiamo esposto 11 modelli”, replica l’azienda.
Che pare canzonarlo. “È stata l’occasione – continua Stellantis – per incontrare le persone del Gruppo e fare una foto con le nostre vetture, incluse quelle prodotte in Italia. Lo invitiamo anche a visitare i nostri stabilimenti italiani, così che possa valutare di persona come, con gli investimenti di Stellantis, ci stiamo impegnando a traguardare questa fase di transizione per garantire all’Italia un futuro all’insegna di sostenibilità, tecnologia e innovazione”.
Il M5S chiede a salvini di convocare l’azienda
Con altro spirito interviene la vicepresidente del Movimento Cinque Stelle, Chiara Appendino, che invita Salvini a convocare Stellantis. “Caro Matteo Salvini, ma proprio nel giorno in cui Stellantis proroga la cassa integrazione a Mirafiori, pochi giorni dopo la presa in giro delle Maserati in offerta per gli operai, vieni a Torino e tuoni contro l’Europa? Abbi un po’ di coraggio: fai sedere Stellantis a un tavolo e tratta perché porti nuove produzioni in Italia, discuti con produttori stranieri perché investano qui. Difendi i nostri lavoratori!”.
Salvini infatti si è scagliato contro l’Europa per la proposta di mettere fuori dal mercato le macchine a benzina e diesel dal 2035, bollandola come follia ideologica di Bruxelles e della sinistra.