“È mancata la partecipazione delle altre forze politiche, a parte Avs… Si sono defilate, del resto, non sanno che pesci pigliare, perché il Salva-Milano sta diventando una patata molto bollente…”. Parola della senatrice M5s Elena Sironi, organizzatrice della tavola rotonda tenutasi ieri a Roma sulla norma che vuole dare un colpo di spugna all’urbanistica milanese finita sotto la lente della procura. All’incontro, moderato dal giornalista Gianni Barbacetto, hanno partecipato anche il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, il portavoce dei Verdi, Angelo Bonelli e la saggista Lucia Tozzi.
Sironi, come descriverebbe il Salva-Milano a un cittadino che non ha seguito l’intricato percorso della norma e perché dite di no?
“È il tentativo di alcuni di intervenire attraverso il potere legislativo su quello giudiziario. Ci sono procedimenti pendenti in tribunale e il legislativo già da questa estate ha provato a infilare questo emendamento un po’ dappertutto per bloccarli, finché hanno partorito questa proposta di legge. È una norma retroattiva (valida fino al 2013), che va a ribaltare i principi dell’urbanistica e dell’edilizia italiana, facendo passare per ricostruzione quelle che sono nuove costruzioni, riducendo gli oneri urbanistici a carico dei costruttori. È una sorta di svendita per cercare di ricavare soldi al fianco degli speculatori. Gli unici che non ricavano un soldo da tutto ciò sono i cittadini, che non si vedono riconosciuti oneri di urbanizzazione, né i servizi e gli standard urbanistici in loco (come aree verdi, parcheggi ecc..), che vengono monetizzate a prezzi infimi. E poi ci sono i costruttori che hanno agito secondo le norme esistenti, cosa pensa che faranno? Chiederanno il rimborso degli oneri che hanno versato in eccesso. Quindi se la norma passasse, ci saranno danni alle casse di tutti i comuni italiani”.
Assistendo alle audizioni, si sarà fatta un’idea delle squadre in campo, di chi è pro e chi contro…
“Da una parte ci sono urbanisti, comuni, società civile, sindacati, ambientalisti. Dall’altra gli avvocati dei costruttori… Scherzi a parte, le audizioni sono state univoche nel far presente che è un abominio di norma, impresentabile”.
I senatori Pd avrebbero più di un dubbio, o no?
“È evidente che hanno dei forti dubbi. Del resto è una norma difficile da difendere. Ma non so come finirà il percorso della proposta di legge”.
Però avrà un’idea su cosa succederà nel prossimo futuro?
“Direi che dal punto di vista parlamentare, stanno facendo melina. Ma per futuro, consiglierei di considerare cosa succederà alle prossime elezioni amministrative a Milano…”.
Sala giustifica il Salva-Milano anche per tutelare i funzionari finiti sotto inchiesta, è così, rischiano?
“Da avvocato faccio presente che i funzionari non hanno alcuna responsabilità, hanno solo applicato circolari e determine interne. La responsabilità è di chi ha licenziato queste circolari e quelle determine, non loro”.
Altra motivazione sarebbe tutelare chi ha acquistato i palazzi poi sequestrati dalla procura…
“Anche qui, mi viene da ridere. Chi ha acquistato lo ha fatto in buona fede e deve essere tutelato. Ma deve essere tutelato da chi ha sbagliato, non da tutti gli italiani, che si devono sorbire questa legge. Chi ha sbagliato, che siano i costruttori o il Comune di Milano, pagherà quanto dovuto come risarcimento del danno”.