Salva-Milano, cresce il malcontento nei senatori Pd: “Quella legge senza emendamenti non la votiamo”

Nonostante la stampa amica di Sala sostenga che si sia trovato l'accordo, sono numerosi i senatori Pd contrari al Salva-Milano.

Salva-Milano, cresce il malcontento nei senatori Pd: “Quella legge senza emendamenti non la votiamo”

I senatori del Partito Democratico, nonostante quanto riferito dai principali giornali milanesi, non hanno alcuna intenzione di votare il colpo di spugna del Salva-Milano. A partire dal loro “capo” Francesco Boccia. Anzi. Da quanto risulta a La Notizia, non solo “l’accordo” sbandierato in numerosi articoli sul testo già votato alla Camera non ci sarebbe, ma starebbe crescendo anche il fastidio per le continue “veline” pubblicate dalle testate vicine al sindaco Beppe Sala. Notizie che non rispettano affatto l’orientamento dei parlamentari.

“Così non la votiamo”

“Quella legge senza emendamenti non la voteremo mai”, fa sapere un senatore. Anche perché, continua l’esponente dem, “alle audizioni ne hanno parlato con apprezzamento solamente il sindaco Beppe Sala e i costruttori. Tutti gli altri auditi si sono detti fortemente contrari”.  E certo non è stato accolto con favore da molti senatori l’ordine del giorno presentato dal Partito democratico lombardo in consiglio comunale che si schiera apertamente a favore della norma così com’è stata formulata alla Camera. Un odg, sottoscritto dalla maggioranza che sostiene il sindaco Sala ma che non porta la firma dei Verdi. I quali, anzi, hanno già annunciato la mobilitazione contro il provvedimento.

I Comitati a Palazzo Marino

“Salva Milano: inizia subito la lotta di strada”, annuncia il consigliere Carlo Monguzzi, secondo il quale “lunedì in Consiglio Comunale, quando si discuterà l’Odg, ci saranno anche gli ambientalisti e i comitati”. Per Monguzzi “oltre al danno che è rappresentato dal primo condono edilizio che la sinistra abbia mai votato, c’è la beffa: 1) è una legge provvisoria: ma tutte le leggine sono provvisorie in attesa della legge quadro. E poi chiedere che sia provvisoria è proprio l’ammissione che la legge è sbagliata e va corretta; 2) affermano che poi ci sarà una riforma organica, che sarà buona e bella  e che garantirà la riduzione del consumo di suolo, la sostenibilità. Ma questo è il secondo riconoscimento che questa legge è proprio sbagliata”, spiega.