La tensione nel Pacifico continua a salire e la Cina di Xi Jinping avverte gli Stati Uniti di Donald Trump che Pechino è pronta a ogni tipo di scenario, anche il più nefasto.
“Se la guerra è ciò che vogliono gli Stati Uniti, che si tratti di una guerra tariffaria, commerciale o di qualsiasi altro tipo, siamo pronti a combattere fino alla fine”, ha dichiarato l’ambasciata cinese su X (ex Twitter), ripubblicando una frase di una dichiarazione governativa del premier cinese Li Qiang, il quale ha confermato che la Cina aumenterà nuovamente la sua spesa per la difesa del 7,2% quest’anno.
Una misura che lo stesso leader ha giustificato come conseguenza dei “cambiamenti mai visti nell’ultimo secolo”, che stanno interessando “tutto il mondo a un ritmo sempre più veloce”.
Sale la tensione nel Pacifico e la Cina di Xi Jinping avverte gli Usa di Trump: “Pronti a qualsiasi tipo di guerra, sia tariffaria che di qualsiasi altro tipo”
In passato, la Cina aveva già ribadito la sua prontezza a un eventuale conflitto. Lo scorso ottobre, il presidente Xi aveva chiesto alle truppe di rafforzare la loro preparazione militare mentre conducevano esercitazioni attorno all’isola autonoma di Taiwan. Nel suo post da Washington, l’ambasciata cinese ha citato una dichiarazione del ministero degli Esteri, in cui Pechino accusava gli Stati Uniti di voler attribuire alla Cina la responsabilità dell’afflusso del Fentanyl.
“La questione del Fentanyl è una scusa fragile per aumentare le tariffe statunitensi sulle importazioni cinesi”, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri.
“L’intimidazione non ci spaventa. Il bullismo non funziona con noi. Pressioni, coercizione o minacce non sono il modo giusto di trattare con la Cina”, ha aggiunto.