L’incidenza dei casi di Covid-19 nella fascia sotto i 20 anni, a partire dalla fine di gennaio, ha superato, per la prima volta dall’inizio dell’epidemia in Italia, le fasce di popolazione più adulte, e a febbraio è rimasta leggermente piu’ alta. E’ quanto emerge dal “Focus sull’età evolutivà” che l’Istituto superiore di Sanità ha presentato venerdì scorso al Comitato tecnico scientifico. L’incidenza di gennario/febbraio è stata intorno ai 150 casi per 100mila abitanti. Il valore più alto è registrato fra i 13-19 anni, poco meno di 200 casi ogni 100mila abitanti, mentre nei più piccoli è minore. Nelle fasce di età più giovani, fra i casi diagnosticati, rimangono pochissimi quelli gravi, mentre quelli lievi sono circa il 60% e il resto sono pauci sintomatici. Il rapporto dell’Iss ha censito anche il numero assoluto dei casi nella fascia di età sotto i 20 anni, che sono stati sopra i 106mila a novembre per poi scendere a circa 61mila sia a dicembre che a gennaio. Sempre a novembre si è raggiunto il picco di ricoveri in terapia intensiva per queste fasce, 53, scesi poi a 25 a dicembre e 21 a gennaio. Stesso andamento per i decessi, otto a novembre.
23/11/2024
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