Più di 200mila sottoscrizioni. La raccolta firme per l’istituzione del salario minimo continua a raccogliere adesioni online. L’iniziativa, lanciata in maniera unitaria dalle opposizioni dopo l’incontro con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, continua a riscuotere successo.
Nella giornata di Ferragosto è stata raggiunta a superata la quota delle 200mila firme, secondo quanto riferiscono alcuni dei promotori. Che rivendicano: “L’adesione è stata massiccia anche a Ferragosto, nonostante la giornata festiva”.
Salario minimo, superate le 200mila firme
A rivendicare il raggiungimento del risultato è anche il Pd, con il deputato Arturo Scotto: “Giorgia Meloni non ha mezza idea su come combattere il lavoro povero. Infatti si affida al Cnel e scavalca il Parlamento. Noi del Pd, insieme alle altre opposizioni, in meno di due giorni abbiamo raccolto 200mila firme per chiedere un salario minimo subito”.
La piattaforma www.salariominimosubito.it era andata in tilt al suo debutto a causa del numero troppo elevato di accessi. Poi il numero di adesioni è aumentato vertiginosamente fino a raggiungere, nonostante le feste e il Ferragosto, le 200mila firme.
Sul salario minimo il governo ha deciso di prendere tempo e lo ha fatto rilanciando la palla in tribuna, come accusano le opposizioni: la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha chiamato in causa il Cnel per predisporre una proposta contro il lavoro povero, ribadendo comunque la sua contrarietà a un salario minimo a 9 euro l’ora per tutti i lavoratori e per tutte le categorie. Le opposizioni, intanto, promettono battaglia anche in Parlamento da settembre.