L’aula della Camera ha bocciato l’emendamento di Pd, M5S, Avs e +Europa che chiedeva di ripristinare la proposta di legge unitaria delle opposizioni (tranne Iv) sul Salario minimo per legge a 9 euro, testo affossato da un emendamento approvato in commissione dalla maggioranza interamente sostitutivo. I voti contrari all’emendamento unitario delle opposizioni sono stati 149, 111 i favorevoli e tre le astensioni.
L’aula della Camera ha bocciato l’emendamento di Pd, M5S, Avs e +Europa che chiedeva di ripristinare la proposta di legge unitaria delle opposizioni sul Salario minimo legale
“Oggi Giorgia Meloni e soci tolgono la maschera: votano “no” al salario minimo legale. Con la stessa arroganza con cui fermano i treni dei Ministri oggi fermano la speranza di quasi 4 milioni di lavoratori pagati 3 o 4 euro l’ora a cui avremmo potuto aumentare lo stipendio” scrive il presidente del M5S, Giuseppe Conte, commentando la bocciatura dell’emendamento.
Conte strappa il testo in Aula: “Non calpesteranno i lavoratori sottopagati in nostro nome”
“Hanno stravolto il senso della nostra proposta – aggiunge Conte -, ne hanno fatto carta straccia. Per questo ritiro la mia firma. Non lascio il mio nome e quello del M5S su un provvedimento che non è più il salario minimo legale: non calpesteranno i lavoratori sottopagati in nostro nome. La battaglia sul salario minimo non finisce. Sono convinto che la vinceremo nel Paese”.
Schlein: “La maggioranza ha svuotato la proposta di ogni significato con la consueta arroganza”
“Comunico la mia volontà di togliere la mia firma da questa proposta di legge. Questa non è più la proposta di Salario minimo delle opposizioni perché la maggioranza ha svuotato la proposta di ogni significato con la consueta arroganza. Togliamo le nostre firme: non nel nostro nome state tradendo le attese dei lavoratori” ha dichiarato la leader del Pd Elly Schlein in Aula alla Camera.