Dopo tanti tentennamenti che in passato hanno impedito di approvare il Salario minimo, ora è tempo di fare chiarezza per scoprire chi ci crede davvero e chi no, magari portando a casa questa norma di equità sociale. “La nostra perseveranza ha pagato: finalmente è stata calendarizzata in Commissione Lavoro alla Camera la proposta del Movimento 5 Stelle sul Salario minimo legale, a mia prima firma.
Calendarizzata la proposta sul Salario minimo: ora si vedrà chi lo vuole e chi no. La Schlein pronta a combattere con il M5S
Vedremo chi è contrario, chi è per il sì, chi per il nì. Chiudiamo la stagione delle paghe da fame” è quanto ha scritto sui propri social network il leader M5S, Giuseppe Conte. Un invito immediatamente accolto dalla segretaria dem, Elly Schlein, che ha detto di aver “voluto apposta ribadire in Aula che anche le altre opposizioni sul tema” del Salario minimo “hanno presentato delle proposte di legge come abbiamo fatto noi o anche delle mozioni che sono state respinte dalla maggioranza. Da molto tempo auspico, proprio sul Salario minimo, una convergenza con tutte le altre opposizioni per fare insieme una battaglia in Parlamento e nel Paese”.
Insomma una convergenza sul punto tra pentastellati e la nuova dirigenza dem sembra più che possibile mentre, al momento, non è chiara quale sarà la posizione del Terzo polo. Al momento sono tre le proposte di legge sul Salario minimo che sono state calendarizzate dall’ufficio di Presidenza della Commissione Lavoro della Camera. Oltre a quella di Conte, infatti, la prossima settimana verranno analizzate anche le proposte targate Pd, rispettivamente a firma Debora Serracchiani e Mauro Laus.
In quell’occasione si vedrà cosa intendono fare i dem e soprattutto Carlo Calenda. Questo perché il leader del Terzo polo già il mese scorso, per la precisione il 7 febbraio, si diceva pronto a lavorare con il resto dell’opposizione: “Facciamo insieme una battaglia per il salario minimo a nove euro. M5S è d’accordo, io pure”. Pensiero ribadito anche qualche giorno fa a Oggi è un altro giorno, su Rai 1, quando ha detto che “si possono fare battaglie insieme a Elly Schlein. Non c’è pregiudiziale contro la segretaria del Pd. Se le battaglie sono giuste, come il salario minimo, si fanno insieme”. E la settimana prossima, come spiegato da Conte, sarà il momento di scoprire chi ci sta davvero e chi no.