Per affossare la proposta delle opposizioni (unite con l’eccezione di Italia Viva) sul salario minimo, la maggioranza punta a un nuovo testo. Che non prevede, però, la soglia di 9 euro l’ora come retribuzione minima per tutti i lavoratori.
La proposta è stata presentata da Forza Italia, con primo firmatario il capogruppo Paolo Barelli. La soglia, come detto, non c’è. Ma la discussione in commissione Lavoro ripartirà anche da questo testo, in attesa che si capisca se ne può arrivare un altro dalle forze di maggioranza, unite.
La battaglia delle destre per affossare il salario minimo
Per prendere tempo e affossare il salario minimo, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva chiesto in estate un parere al Cnel. Che alla fine è arrivato ed è stato contrario alla soglia minima dei 9 euro. Il testo, che era approdato in Aula alla Camera, è tornato così in commissione.
Ora sembra probabile che la maggioranza affossi il testo delle opposizioni per far passare quello di Forza Italia. Resta in piede anche un’altra opzione, come spiega il presidente della commissione Lavoro, Walter Rizzetto, esponente di Fratelli d’Italia: potrebbe arrivare un testo unico di Fdi, Lega e Fi.
La proposta di Forza Italia e la battaglia delle opposizioni
Forza Italia aveva pronta, in cascina, la proposta già da luglio, ma è stata presentata solamente ora in commissione. Intanto, comunque, prosegue il ciclo di audizioni a Montecitorio.
La proposta di Forza Italia non prevede una soglia minima nazionale, ma punta a introdurre, per i lavori non coperti da contrattazione collettiva, una retribuzione equivalente a quella del contratto del settore di riferimento o dall’importo risultante come media dei contratti collettivi in settori equivalenti.
La discussione riparte mercoledì, con le opposizioni che promettono battaglia, dal Pd ai 5 Stelle. Valentina Barzotti, esponente pentastellata, accusa che la proposta di Fi “non ha nulla a che vedere con il salario minimo”, tanto da definirla solamente una “provocazione della maggioranza”.