Sala vara il mini-rimapasto ma il neo-assessore Pd non deciderà sul Piano casa

Bottero nuovo assessore alla Casa. Prende il posto del dimissionario Bardelli. Il nome (indicato dal Pd) scontenta Verdi e Azione

Sala vara il mini-rimapasto ma il neo-assessore Pd non deciderà sul Piano casa

Cambiare tutto – un rimpastino di assessori e deleghe – per non cambiare nulla. È la scelta abbracciata ieri da palazzo Marino, dopo lo scoppio dello scandalo dell’urbanistica, che aveva portato alle dimissioni dell’assessore alla Casa Guido Bardelli (non indagato, ma citato nelle carte dell’indagine) lunedì scorso. Il sindaco Beppe Sala ha infatti nominato il suo successore: si tratta dell’ex sindaco di Trezzano sul Naviglio, Fabio Bottero.

Tolta al nuovo assessore Bottero la delega sul Piano Casa

Un nome indicato (unilateralmente) dal Pd, che aveva chiesto a Sala discontinuità. Discontinuità che è arrivata, ma è stata “temperata” dal sindaco con la sottrazione al neo-assessore della delega più importante, quella per il Piano Casa, passata a un fedelissimo del sindaco, Emmanuel Conte, fino a ieri assessore alle Risorse finanziarie, da oggi promosso al ruolo di assessore al Bilancio, Demanio e Piano Casa. È come dire che è stato scelto il nuovo Ct dalla nazionale di calcio, ma che però non può decidere gli 11 giocatori che andranno in campo, che saranno scelti da un altro…

Il messaggio di Sala è andiamo avanti (come prima)

Di fatto, il messaggio di Sala al Pd (e a tutta la politica milanese) è chiaro: nonostante gli scandali, nonostante gli arresti, nonostante il fallimento del Salva-Milano, la giunta continuerà nel solco già segnato. E precisamente quello del Piano casa, elaborato dall’ex assessore ciellino (nonché ex avvocato degli immobiliaristi) Bardelli, che prevede la cessione a titolo gratuito di enormi aree pubbliche in città e fuori ai privati, affinché questi vi costruiscano 10mila alloggi di edilizia popolare, mantenendone poi la gestione per i prossimi 90 anni. Un grande assist ai costruttori – coop bianche, rosse e immobiliaristi – che possono costruire e rientrare dell’investimento, senza accollarsi gli oneri di acquisto dei lotti di terreno.

Il nuovo assist ai costruttori

Un piano giustificato dal fatto che le casse del Comune non sono in grado di costruire nuove case popolari. Tuttavia, se gli sviluppatori e i costruttori avessero versato gli oneri previsti dalla legge (cosa non avvenuta per un decennio, secondo la procura che indaga sui grattacieli fantasma), invece di ricorrere all’interpretazione meneghina della legge urbanistica assicurata dal “sistema Oggioni” che ha concesso loro risparmi fino al 60% degli oneri dovuti (sostiene sempre la procura), i soldi nelle casse del Comune oggi ci sarebbero…

Giro di deleghe e Sala si tiene la sicurezza

Ma il valzer di deleghe non finisce qui: Marco Granelli infatti lascia la Sicurezza per assume il ruolo di assessore alle Opere pubbliche, Cura del territorio, Protezione civile, mentre “sono riservate alla diretta competenza del Sindaco le funzioni di indirizzo politico in materia di Polizia locale. Le funzioni di indirizzo politico relative alla sicurezza saranno presidiate dal Comitato strategico per la sicurezza e la coesione sociale che sarà presieduto da Sindaco e Vice Sindaco”, spiega una nota di palazzo Marino.

Verdi e Azione non gradiscono la novità

Una rivoluzione che ha scontentato molti partiti della maggioranza: “Nonostante, soltanto martedì, il Sindaco avesse confermato di voler avviare un confronto con tutte le forze politiche, la riorganizzazione delle deleghe e il nome del nuovo assessore sono arrivati oggi senza alcuna condivisione”, attaccano Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini, del Gruppo Consiliare Europa Verde, “non può essere il modo in cui vengono prese le scelte dentro una coalizione. In un momento delicato di questa consiliatura, in cui tutti i partiti hanno espresso la necessità di cambiamento, di apertura, di condivisione delle scelte, la mediazione su tutti gli aspetti di questo ricambio è stata esclusa. Non possiamo quindi non prendere atto del fatto che mentre il Pd parla di cambiamento e di nuova visione, la prassi è e rimane sempre la stessa”.

Per la consigliera comunale e vicepresidente di Azione Giulia Pastorella, invece, “la recente riorganizzazione delle deleghe amministrative, arrivata senza alcun tipo di condivisione, solleva i soliti dubbi sul metodo di lavoro e il modo in cui vengono prese le scelte dal sindaco. Sebbene sia positiva la delega all’assessore Conte per il piano casa, abbiamo forti dubbi sulla scelta di Bottero, non lo conosciamo e non sappiamo con che logica sia stato designato”.

Monguzzi: “Brutto segnale sulla sicurezza”

“Sinceri auguri di buon lavoro a Bottero che è persona di valore, anche se l’assessorato è stato dimezzato”, scrive invece il verde Carlo Monguzzi, “ma il segnale principale del mini-rimpastino è l’accentramento sul Sindaco delle deleghe alla sicurezza. È come ammettere che è il problema più importante della città, e che finora abbiamo fallito. E non è un bel segnale”.