Sala sceglie Bardelli per il dopo Maran. E la sinistra milanese insorge

Un coro di no alla nomina dell'avvocato Bardelli, ex presidente della Cdo, all'assessorato alla casa. Sala: "Venderà le quote del suo studio"

Sala sceglie Bardelli per il dopo Maran. E la sinistra milanese insorge

“Sarebbe stato un ottimo assessore in una giunta di destra”. L’ex vice-sindaco di Milano, Luigi Corbani, non ha remore a manifestare tutto il suo stupore e tutta la sua contrarietà alla paventata nomina del successore di Pierfrancesco Maran, come assessore alla Casa del Comune di Milano, dell’avvocato Guido Bardelli. Amministrativista assai noto, docente, già presidente della Compagnia delle Opere. Un nome il suo che ha subito suscitato polemiche. A sinistra.

“Sala ha sposato i clienti dello studio di Bardelli”, attacca ancora Corbani, “non è affatto una scelta tecnica, ma politica. Il sindaco dovrebbe andare in Consiglio, rivendicarla e presentare Bardelli come l’avvocato di Inter e Milan. Quantomeno dovrebbe illustrare le cause patrocinate da Bardelli contro il Comune di Milano e, soprattutto, esporre la lista dei suoi clienti attivi nelle costruzioni sul territorio della Città Metropolitana”.

Lo studio legale di Bardelli e i suoi clienti

Il riferimento è allo studio professionale di Bardelli, AMMLEX Studio Amministrativisti Associati, al quale da gennaio 2018 si è unita l’avvocato Ada Lucia De Cesaris, potente ex vice-sindaca della giunta Pisapia. Tra i clienti lo studio annovera: Coima Sgr (cioè Portanuova e Scalo di Porta romana), Hines (impossibile elencare tutti gli interventi su Milano), Redo Sgr (riqualificazione dell’ex Macello e dello scalo ferroviario di Milano Greco Breda), Dea Capital, la Sant’Ilario, Cooperativa Edilizia

Ovvero alcuni dei maggiori player edilizi attivi a Milano. Non solo, la socia De Cesaris è il legale incaricato da Milan e Inter di gestire la questione dello stadio di San Siro. Lei che era vicesindaco quando proprio il gruppo Hines ottenne il via libera per costruire all’Ippodromo del Trotto, nel frattempo divenuta area edificabile.

Bardelli e Masseroli compagni di “fede”

Oltre a ciò, a far storcere il naso, il fatto che Bardelli, in qualità di ex presidente della Compagnia delle Opere, oltre agli stretti contatti con le cooperative bianche dell’edilizia, è stato compagno di “fede” di un altro ex assessore all’Urbanistica della Giunta Moratti, Carlo Masseroli, attuale Head of Strategy and Development in Nhood, lo sviluppatore del progetto Loreto. E, come se non bastasse, sia Masseroli che Bardelli in passato si sono occupati delle Aree Ex Falck di Sesto San Giovanni.

Il Pd Barberis nominato capo di gabinetto

Insomma, un intreccio di rapporti che hanno sollevato le proteste nella maggioranza di palazzo Marino. E inutile sembra stata la promessa di nominare il capogruppo Pd Filippo Barberis a capo del gabinetto del sindaco, ruolo rimasto incredibilmente vacante da molti mesi.

In più, da assessore, se confermato, Bardelli dovrebbe gestire lo spinoso caso dei grattacieli fantasma e del condono preparato da Matteo Salvini a livello parlamentare. Condono che imbarazza non poco sia il sindaco Sala (che avrebbe voluto un appoggio più marcato da parte del Governo), sia il Pd, che se voterà a favore, dirà il primo sì della storia a un condono edilizio. Se voterà no, andrà a colpire il “suo” sindaco.

Il verde Monguzzi all’attacco

Per il verde Carlo Monguzzi il nome di Bardelli “simpatico e obbediente al sindaco, ma che viene dal mondo delle opere e delle costruzioni e da uno studio di avvocati che tutelano le cause dei costruttori e di Milan e Inter” è una occasione persa di “rinnovamento per rispondere alle critiche sempre più numerose”. Un “pastrocchio di compatibilità e opportunità” bolla la possibile nomina Monguzzi, secondo il quale “vince la cultura dei costruttori e si somma alla richiesta di Condono Edilizio. E abbiamo una giunta che guarda sempre di più a destra. Io rabbrividisco, spero anche la sinistra di Milano”.

Non tacciono neanche i consiglieri dem

In una nota congiunta i dem Alessandro Giungi, Simonetta D’Amico, Monica Romano, Natascia Tosoni scrivono: “Si rimane stupiti che una figura certamente non riferibile alla sinistra e ai suoi valori di riferimento vada a ricoprire un simile ruolo fondamentale nell’amministrazione cittadina. Molto più logico, anche a fronte della nettissima affermazione del Pd alle ultime elezioni, sarebbe stato dare continuità alla buona amministrazione di questa area”. Nel pomeriggio di ieri è stata convocata una riunione d’urgenza del Pd milanese, mentre ha preferito non commentare il capogruppo Pd al Pirellone, Pierfrancesco Majorino.

M5s aspettava tutto un altro nome

“Ci saremmo aspettati figura più vicina alle esigenze di chi vive negli alloggi pubblici”, ha invece detto Nicola Di Marco (Capogruppo M5s Lombardia): “Per questo ruolo ci saremmo aspettati dal Sindaco Sala la scelta di una figura maggiormente vicina alle esigenze di quei cittadini che vivono e soffrono quotidianamente i grandi disagi. Ci saremmo aspettati una figura maggiormente orientata al sociale, piuttosto che quella di un professionista dal notevole curriculum, all’interno del quale però sono annoverate esperienze in difesa dei grandi interessi. Ovviamente sarà la prova dei fatti a dirci da quale parte si schiererà il Comune di Milano, nel momento in cui schierarsi diventerà necessario e inevitabile. Forti anche le perplessità riguardo il possibile coinvolgimento professionale del futuro Assessore riguardo le vicende relative al nuovo stadio”.

Ma Sala difende la sua scelta: “Venderà le quote della società”

“L’avvocato Bardelli cederà le quote della sua società. Per Guido è una scelta di vita”. Così il sindaco Beppe Sala ha spiegato ieri la modalità con la quale il nuovo assessore alla Casa in pectore eviterà i suoi possibili conflitti di interesse. Conflitti che comunque il primo cittadini esclude “radicalmente”, per il futuro perché “avrà ceduto le quote” e “se ci riferiamo al passato sarebbe come dire che io non posso lavorare con Telecom Italia perché ci ho lavorato”.

Parole che però lasciano più di un dubbio, visto che Bardelli sarà chiamato a occuparsi di edilizia “a basso prezzo”.  “È chiaro che è un ruolo che fa molto il privato”, ha spiegato Sala, “ma dobbiamo valutare velocemente quello che possiamo fare anche noi come pubblico. Possiamo immaginare qualche forma di partnership con privati? Possiamo immaginare di fare noi case?”. E qui sta il punto, proprio perché Bardelli fino a ieri ha lavorato come legale proprio per i costruttori privati, gli stessi con i quali dovrà confrontarsi. A partire dall’universo delle coop bianche…

La sfida al Pd

Le dichiarazioni di Sala sono arrivate in serata, in risposta allo tsunami di critiche piovute dopo l’indicazione dell’avvocato amministrativista, che ha spaccato la maggioranza e soprattutto i consiglieri Pd. Tanto che il sindaco ha aggiunto sibillino: “Io rispetto i partiti e in particolare il Pd qualunque cosa decida di fare e chiedo rispetto per le mie scelte”. “Posso capire che qualcuno non sia d’accordo, però i principi che governano le relazioni politiche sono molto chiari: il sindaco sceglie gli assessori e di fatto questo è un atto fiduciario; i partiti fanno una cosa diversa, esprimono o meno la loro fiducia nei confronti del sindaco”. Una presa di posizione mirata a tacitare il dissenso e a ribadire la sua indipendenza dai partiti. Un impuntamento che non tutti nella maggioranza gradiranno.