Il monitoraggio dell’Ispi parla chiaro: nella settimana successiva alla firma del memorandum Ue-Tunisia, proprio dalla Tunisia sono sbarcati in Italia 7.359 migranti. Praticamente sgretolato il record di 6.431 sbarchi registrato la settimana precedente alla firma.
Nella settimana successiva alla firma del memorandum Ue-Tunisia, proprio dalla Tunisia sono sbarcati in Italia 7.359 migranti
Nel frattempo a Roma si celebrava la conferenza con i capi di Stato e di governo degli Stati di primo approdo. L’Italia era in prima fila per candidarsi al ruolo di mediatrice di uno scandaloso scambio sul Mediterraneo: scambiare le vite umane per soldi e per consenso elettorale. Quei settemila e rotti migranti sbarcati in una settimana sono il pizzino della Tunisia per suggerire come i migranti oggi siano la vera arma non convenzionale nel cuore dell’Europa.
“Non è più possibile trovare delle soluzioni a questo fenomeno con accordi bilaterali”, ha detto il presidente tunisino Kais Saied (nella foto) ubriaco dei 255 milioni regalati dall’Ue. Il premier libico Dbeibeh ha chiesto altri soldi sventolando la sua sofferenza quando vede “un migrante lottare contro la morte insieme al suo bambino”.
Il “Piano Mattei” è un’operazione coordinata di cannibalismo e ricatto. È la questua di governanti illiberali che aprono e chiudono i rubinetti da cui fuoriescono disperati indifesi da dare in pasto all’opinione pubblica per alzare il prezzo del loro illegale contenimento. Quelle settemila persone sbarcate sono l’avviso di garanzia all’Italia e all’Ue: vi illudete di fermare le persone che scappano dalla fame e dal piombo senza occuparvi della fame e finanziando il piombo.