Dire che tutto è più difficile al Sud può sembrare un luogo comune ammantato di vittimismo, ma chi ci vive per scelta o per forza sa benissimo com’è decisamente più complicato emergere partendo dalla coda dello stivale. E Rosaria Renna, oggi una delle voci più amate dagli italiani, non ha dimenticato quant’è stato faticoso spiccare il volo dalla sua Puglia verso il successo.
Nell’epoca che stiamo vivendo, del “tutto e subito” forse è utile far comprendere quanti sacrifici ci sono alla base di un percorso come il tuo…
“A volte penso che soltanto io so esattamente quanto sia costato tutto il mio percorso, e quanto valore abbia, ma fa parte del gioco. Il ‘tutto e subito’ non dura, si sbriciola alla prima difficoltà e per chi ci aveva creduto è durissima da accettare. La gavetta ti supporta, protegge e fa durare nel tempo. Sognando di diventare brava come quelli che guardavo in tv (Loretta Goggi, Raffaella Carrà, Pippo Baudo…) ho cominciato a studiare dizione e recitazione a 16 anni. Ho continuato a Roma con il grande maestro del teatro Pietro Garinei nella sua scuola: Ribalte. Ogni volta che lo incontravo mi rimproverava di non aver continuato a recitare perché pensava, nella sua bontà, fossi molto brava. Ho studiato anche canto e fatto un seminario bellissimo con l’insegnante di Nicole Kidman per Moulin Rouge, Mary Setrakian. Sognavo di fare la scrittrice, l’attrice, la presentatrice, la cantante… forse con la radio ho messo insieme tutto!”.
Musicalmente, ma anche come stile di conduzione, Radio Monte Carlo ha sempre mantenuto una certa classe, dimostrando che si può fare una radio “diversa” senza necessariamente trasmettere sempre le stesse canzoni, ma anzi con una playlist ogni giorno varia e molto ricercata.
“Credo che Radio Monte Carlo attualmente sia l’unica radio fatta quasi al 100% da radiofonici puri, e questo è apprezzatissimo da chi ci segue. La competenza paga. In questo momento, in cui molte emittenti inseguono gli ascolti puntando su influencer, tiktoker, youtubers, su RMC sai di trovare professionalità, passione e tanto amore per la radio. Abbiamo tutti cominciato giovanissimi, siamo appassionati di musica, artisti e concerti; tutte cose che fanno la differenza per chi ama questo mezzo. Magari attraverso il web, il dub plus o sul cellulare tramite l’app, visto che la tecnologia si è evoluta rispetto a quando abbiamo cominciato a “parlare alla radio” noi. Ma il cuore della comunicazione non cambia, e da quel punto di vista… siamo una squadra fortissimi! Scusate, ma sono pugliese come Checco Zalone”.
Venticinque anni a RDS sono una parte importante della tua vita, cosa ti piace ricordare di quel periodo?
“Devo tantissimo a RDS: è stata casa mia per così tanto tempo… Ricordo solo le cose belle: persone speciali, esperienze indimenticabili e il tanto affetto di chi è cresciuto con me, studiando, lavorando, vivendo ascoltandomi. Ancora oggi ne raccolgo tantissimo, con gratitudine per chi mi ha fatto entrare così preziosamente nella vita delle persone”.
Hai realizzato tante interviste a personaggi famosi, cantanti ma anche attori, quale ricordi con maggiore piacere?
“Non mi sono ancora ripresa da una mattina di settembre a Venezia in cui nella lounge di Radio Monte Carlo sono entrati Jane Fonda e Robert Redford che presentavano il film “Le nostre anime di notte”. Non so come sono riuscita a intervistarli in inglese, considerato che non riuscivo a parlare neanche in italiano per l’emozione. Mi ricordo spesso da dove sono partita, io, ragazza di Monopoli, non dimentico i sacrifici di mia madre giovane vedova con 4 figli, tutta la strada che ho fatto. E la gratitudine si mixa con lo stupore”.
Tra le trasmissioni televisive a quale sei rimasta maggiormente legata?
“Amo molto anche fare la tv e ne ho fatta di divertente e importante, come la “Buona domenica” su Canale 5 con Maurizio Costanzo, Fiorello e Paola Barale. Adoravo le scenette in costume e il momento delle dediche in TV come fossimo alla radio. Poi “Rapido”, su Italia1, in una versione Glam Rock con parrucche esagerate e multicolori; ma se ne devo scegliere una… anche se è stata una piccola trasmissione su Marcopolo TV, rispetto ad altri programmi che ho condotto o a cui ho partecipato, è rimasta nel mio cuore “Tutto incluso”. Conducevo in studio, lanciavo servizi e intervistavo ospiti celebri sul tema viaggi. Sarebbe stato bello continuare”.