Crescono a oltre 54 miliardi di euro le risorse mobilitate da Sace, l’istituzione che promuove lo sviluppo del Sistema Paese, a sostegno delle imprese italiane dall’inizio della crisi pandemica ad oggi. L’annuncio è stato fatto in occasione dell’Assemblea degli azionisti, che ha approvato il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2020 e deliberato la destinazione dell’Utile d’esercizio, pari a 79,7 milioni di euro, integralmente al Patrimonio netto di Sace che sale così a 4,8 miliardi di euro (qui nel dettaglio).
In un anno fortemente impattato dall’emergenza sanitaria causata dalla pandemia Covid-19, Sace conferma il suo ruolo anticiclico a sostegno dell’economia italiana. Dopo aver mobilitato complessivamente nel 2020 risorse per 46 miliardi di euro, nel primo quadrimestre del 2021 ha mobilitato risorse per 8,4 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La società guidata da Pierfrancesco Latini (nella foto) nel 2021 ha anche incrementato il numero di aziende servite, raggiungendo nel primo quadrimestre quota 10.000 imprese (+85% rispetto allo stesso periodo del 2020), di cui il 94% del segmento PMI e Mid-Cap.
All’aumento delle risorse mobilitate e delle aziende raggiunte nel primo quadrimestre contribuiscono tutte le operatività di Sace e delle sue controllate: il business tradizionale relativo al sostegno all’export e all’internazionalizzazione raggiunge quota 5,7 miliardi di euro, l’operatività Garanzia Italia – lo strumento emergenziale a supporto della liquidità delle imprese – vale 2,3 miliardi, e le Garanzie green – operatività appena avviata per la transizione ecologica del Paese – superano i 300 milioni euro (cui si aggiungono circa 250 milioni di operazioni già deliberate).
“Questi numeri – ha detto l’Ad di Sace Latini – confermano la validità del nostro modello di business a supporto delle imprese. Alla nostra operatività tradizionale – che vanta una gamma prodotti tra le più complete e innovative a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione – abbiamo affiancato il supporto all’economia domestica, sia in un’ottica di breve periodo, per far fronte all’emergenza pandemica, che strategica a supporto degli investimenti delle imprese italiane, e un nostro impegno trasversale nell’attuazione del Green New Deal italiano, garantendo i progetti che contribuiscono alla transizione ecologica dell’Italia”.
“La nostra offerta per le imprese – ha aggiunto – non si limita a soluzioni assicurativo-finanziarie, ma viene completata anche da iniziative di accompagnamento sul territorio per raggiungere il segmento delle piccole e medie imprese. Gli export coach, i gestori della relazione, il portale digitale e i servizi di Sace Education sono tutte iniziative che consentono alle PMI di accedere più facilmente ai prodotti Sace e di avere un approccio più strutturato per la loro crescita nel mercato domestico e all’estero”.
È dei giorni scorsi, infine, la notizia dell’estensione, fino al 31 dicembre, dell’efficacia della Garanzia Italia Sace e della disciplina speciale del Fondo di Garanzia PMI. Lo prevede il decreto Sostegni bis. Insieme alla proroga ci sono diverse novità, come l’aumento della durata da 6 a 10 anni per i prestiti garantiti da Sace e per i prestiti superiori a 30.000 euro garantiti dal Fondo PMI. Prevista, inoltre, la rimodulazione, dal 1° luglio 2021, della copertura della garanzia del Fondo PMI, anche per i finanziamenti fino a 30.000 euro. Ritorna poi la garanzia del Fondo per gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Una forte digitalizzazione dell’offerta, un supporto costante direttamente sul territorio da parte della Rete commerciale, e i programmi formativi di Sace Education, hanno contribuito alla crescita del numero di imprese servite. Nel 2020, le richieste pervenute e gestite sul portale digitale di Sace sono state in totale 17.000 per circa 9.500 clienti serviti. Un trend in forte crescita che trova conferma anche in questi primi mesi del 2021.