Sabotata la rete ferroviaria francese nel giorno dell’inaugurazione delle Olimpiadi. Le autorità sospettano che dietro l’azione ci siano i gruppi dell’estrema sinistra

Sabotata la rete ferroviaria francese nel giorno dell'inaugurazione delle Olimpiadi. Si segue la pista dei gruppi dell'estrema sinistra

Sabotata la rete ferroviaria francese nel giorno dell’inaugurazione delle Olimpiadi. Le autorità sospettano che dietro l’azione ci siano i gruppi dell’estrema sinistra

Quando mancavano poche ore all’inaugurazione delle Olimpiadi, la quasi totalità della rete ferroviaria dell’alta velocità francese è stata sabotata da ignoti. Un “attacco” in piena regola, effettuato da mani esperte che hanno incendiato i cavi elettrici che regolavano il traffico ferroviario in tre dei quattro nodi principali, ha scatenato il panico in Francia e anche nel resto dell’Unione Europea.

Stando a quanto riferito dalla compagnia ferroviaria SNCF, per bocca del presidente Jean-Pierre Farandou, il sabotaggio ha lasciato a terra oltre 800mila passeggeri, comportando la sospensione di due treni su tre e disagi durati diverse ore. Un “atto di sabotaggio”, come lo ha definito il premier francese dimissionario, Gabriel Attal, che poteva essere addirittura peggiore visto che sono stati colpiti i collegamenti tra Parigi e l’Ovest, il Nord e l’Est, e che grazie all’intervento delle forze dell’ordine è stato sventato un quarto rogo che avrebbe paralizzato anche la linea Sud-Est.

Sabotata la rete ferroviaria, i sospetti e le smentite

Come fanno sapere dall’Eliseo, i disagi sono stati “enormi e diffusi”, al punto che perfino il governo del Regno Unito ha deciso di cancellare un quarto dei treni che collegano Parigi e Londra. Un attentato che evidentemente mirava a paralizzare il Paese proprio nel giorno di apertura delle Olimpiadi, spingendo le autorità ad aprire un’indagine, mentre il presidente Emmanuel Macron ha deciso di blindare ulteriormente la capitale, ampliando i perimetri di sicurezza attorno alla Senna e rendendo l’accesso all’area rossa ancor più restrittivo.

Al momento le autorità non si sbilanciano su chi ci sia dietro il sabotaggio della linea, anche se il quotidiano francese Le Figaro, dopo aver sentito una fonte dei servizi di sicurezza, ha fatto sapere che, secondo quanto appreso, le modalità usate per appiccare il fuoco nei pressi dei binari delle tre linee sarebbero del tutto analoghe a quelle usate dai membri dell’estrema sinistra. Sempre stando a quanto trapela, appare del tutto priva di fondamento l’ipotesi lanciata dal ministro degli Esteri di Israele, Israel Katz, secondo cui dietro l’attacco ci sarebbe “l’asse iraniano del male e dell’islam radicale”.

Una tesi che appare improbabile, sebbene il ministro avesse detto di aver avvisato il governo francese che “sulla base delle informazioni in possesso di Israele”, l’Iran stava “pianificando attacchi terroristici contro la delegazione israeliana e tutti i partecipanti alle Olimpiadi”. Parole a cui, tra le altre cose, aveva risposto la delegazione iraniana alle Nazioni Unite, smentendo Katz e sostenendo che “gli atti terroristici non hanno posto nei principi dei gruppi di resistenza” e che “non si possono usare bugie e distrazioni per passare dal ruolo di carnefice a quello di vittima”.

L’Europa si blinda

Insomma, più che l’Iran, i sospetti si concentrano su un’ipotetica pista dell’ecologismo ultrà e violento. Del resto, nei giorni scorsi il gruppo radicale Just Stop Oil aveva annunciato “l’inizio di una rivolta globale” contro i trasporti e l’inquinamento. Quel che è certo è che la procura di Parigi ha aperto un’indagine sugli attacchi incendiari, precisando che per questo tipo di reato è prevista una condanna fino a 15 anni di carcere e una multa di 225mila euro.

Proprio davanti a questo evento che ha riportato il terrore in Europa, da Palazzo Chigi hanno fatto sapere che “il Sottosegretario Mantovano ha informato il Consiglio dei ministri sulla situazione dei trasporti in Francia dopo i recenti atti vandalici, sottolineando che tutti i servizi di sicurezza e di intelligence sono mobilitati, ma che è troppo presto per determinare con certezza i responsabili e la matrice del sabotaggio”.