Una grossa nuvola di metano sovrasta Svezia e Norvegia dopo il sabotaggio del Nord Stream, secondo quanto riferito dalle autorità svedesi e norvegesi. Mosca, intanto, ha affermato pubblicamente di essere in possesso di prove del coinvolgimento dell’Occidente nell’attacco.
Sabotaggio del Nord Stream, una grossa nuvola di metano sovrasta Svezia e Norvegia
Una grossa nuvola di metano sovrasta i cieli di Svezia e Norvegia dopo il sabotaggio del Nord Stream 1 e 2, facendo registrare livelli record di gas nell’aria. A riferirlo sono stati i media svedesi e norvegesi che hanno parlato di una “grande nuvola” e hanno specificato che il 96% di gas nel Nord Stream 1 e nel Nord Stream 2 era metano.
Secondo quanto riferito dallo scienziato dal clima presso l’istituto norvegese di ricerca sull’aria Nulu Matthew Platt, sono circa 40.000 le tonnellate di metano rilasciate dopo il sospetto sabotaggio. “Le emissioni corrispondono al doppio delle emissioni annuali di metano dell’industria petrolifera e del gas in Norvegia. Sono livelli record, mai visto niente di simile prima in Norvegia e Svezia”, ha spiegato Platt lanciando l’allarme in campo ambientale.
Mosca afferma di avere le prove del coinvolgimento dell’Occidente
Nel frattempo, la Russia ha annunciato di essere in possesso di materia capace di dimostrare il coinvolgimento dell’Occidente nel sabotaggio degli oleodotti Nord Stream. A dichiararlo è stato il capo del servizio di intelligence estero di Mosca, citato dall’agenzia di stampa Tass.
“Abbiamo già alcuni materiali che indicano la pista occidentale nell’organizzazione e nell’attuazione dell’attacco terroristico” ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha affermato il capo dell’Svr, Sergey Naryshkin. “A mio parere, l’Occidente sta facendo di tutto per nascondere i veri responsabili e organizzatori di questo attacco terroristico”, ha aggiunto.