Non ha mezzi termini Micheal O’Leary, ceo di Ryanair: il decreto contro il caro voli del governo italiano è “idiota” e si basa su “dati spazzatura”. Tanto che la compagnia low cost ha già annunciato che non lo rispetterà.
O’Leary ha parlato in conferenza stampa, ma aveva già espresso tutte le sue critiche in un’intervista al Corriere della Sera. A suo giudizio l’Ue bloccherà il decreto italiano contro il caro voli, ma intanto Ryanair non lo rispetterà, annuncia.
Ryanair, O’Leary contro il governo e il decreto sul caro voli
O’Leary definisce una “cazzata” l’algoritmo per i voli di cui parla il governo: non dipende dai singoli cellulari, come detto nelle scorse settimana, ma prevede solo che “se il volo si sta riempiendo come previsto i prezzi salgono”. Invece “se non succede dobbiamo ridurre le tariffe”.
O’Leary è netto anche quando parla del rapporto Enac sui rincari dei voli, che viene definito “spazzatura”. I rincari ci sono stati, spiega, ma sono andati di pari passo con l’inflazione e con l’aumento dei prezzi in tutta Europa, a suo giudizio.
Per il ceo di Ryanair il decreto è “illegale perché le regole europee sostengono che i prezzi vengono fissati dal mercato”. E non è neanche applicabile perché non esiste, a suo giudizio, un prezzo medio di una rotta. Che dovrebbe essere peraltro comunicato dalla compagnia, cosa che Ryanair non farà, spiega in modo colorito.
La conseguenza, prosegue O’Leary, è che “dovremo ridurre l’offerta sui collegamenti nazionali e aumentare i voli internazionali non colpiti dal decreto”. In Sardegna sono già stati tagliati dei voli e presto verrà fatto lo stesso sulla Sicilia. Con una riduzione di voli nazionali del 10%. E così le tariffe “sui voli interni saliranno e quelle sui voli internazionali scenderanno”. Insomma, a rimetterci potrebbero essere i passeggeri italiani, soprattutto quelli delle isole collegate molto spesso solo con voli di compagnie low cost.
La replica di Urso: l’Italia non si fa ricattare da nessuno
Dopo le parole del ceo di Ryanair arriva anche la replica del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “L’Italia è un paese sovrano, non si fa ricattare da nessuno”. Urso poi attacca O’Leary: “Se ha bisogno di un consigliere giuridico, ieri lo ha ricevuto un consigliere di Stato. Poi è difficile parlare e argomentare se uno non ha conoscenze giuridiche e legali. Siamo disponibili ad assisterlo su questo. Una compagnia sanzionata 11 volte dalla Autorità per la concorrenza per aver violato 11 volte le regole del mercato vada in Tribunale dove è già stata condannata più volte”.