Da un lato, la Russia avanza a ritmo forzato nel Donbass; dall’altro, le forniture militari occidentali, che, secondo Volodymyr Zelensky, sono insufficienti e arrivano con sempre maggiore ritardo. La situazione al fronte per l’Ucraina sembra rapidamente peggiorare: le forze di Vladimir Putin hanno preso il controllo dei villaggi di Vozdvizhenka e Shevchenko, nel Donetsk, e di Novoyegorovka, nel Lugansk. Non va meglio nel resto dell’ex repubblica sovietica, continuamente martellata dall’aviazione russa.
Secondo il leader ucraino, durante questa settimana “l’esercito russo ha utilizzato circa 550 droni d’attacco, quasi 60 missili di vario tipo e più di 660 bombe aeree”. Un volume di fuoco che ha spinto Zelensky a tuonare contro gli alleati, accusandoli di consegnare le armi promesse con colpevole ritardo: “Abbiamo bisogno di un forte sostegno da parte dei nostri partner. Più Patriot per l’Ucraina significano più protezione di vite umane”.
La Russia avanza nel Donbass e martella l’Ucraina. Zelensky furioso con gli alleati: “Servono subito le armi anti-aeree promesse e non ancora arrivate”
A togliere il sonno a Zelensky, però, ci sono anche – e soprattutto – le indiscrezioni provenienti dai media americani sulle prime mosse che il presidente americano Donald Trump intende intraprendere per chiudere il conflitto ucraino. Secondo quanto riportato dalla CNN, il tycoon “avrebbe incaricato i suoi collaboratori di organizzare una telefonata con l’omologo russo, Vladimir Putin”, telefonata che dovrebbe tenersi “nei prossimi giorni”. Durante la conversazione, rivela la rete americana, Trump punterebbe a discutere di un “possibile incontro di persona tra i due leader”, da tenersi nei prossimi mesi per cercare di porre fine alla guerra in Ucraina.
Indiscrezioni che Trump ha evitato di commentare direttamente, ribadendo invece davanti ai suoi sostenitori, riuniti nella Capital One Arena di Washington, che metterà presto “fine alla guerra in Ucraina, al caos in Medio Oriente e impedirà lo scoppio della Terza Guerra Mondiale. Non sapete quanto siamo vicini (a tale eventualità)”.
Le dichiarazioni del tycoon sono state commentate da Zelensky con un post su X (l’ex Twitter), in cui, seppur indirettamente, ha lanciato un messaggio al leader americano: “Siamo giunti a un momento molto significativo” nel conflitto contro la Russia. L’Ucraina, ha aggiunto, “vuole pace, giustizia e garanzie di sicurezza affidabili”, tutte ragioni per cui le sue truppe “continuano e continueranno a battersi”.