L’Italia batte la Scozia 31-29 all’Olimpico nel Sei Nazioni e torna a vincere dopo 11 anni a Roma. Dopo il pari in Francia arriva una vittoria arrivata grazie ad un secondo tempo entusiasmante dopo una prima frazione in cui la Scozia aveva avuto una partenza fulminante. Vittoria da squadra, con gioco e con gli ultimi minuti giocati con disciplina e ordine a difendere il 31-29 finale. Per l’Italia del ct Gonzalo Quesada mete di Brex, Lynagh, Varney, tre piazzati e due trasformazione di Garbisi, un piazzato di Page-Relo. Per la Scozia mete di Fargeson, Steyn, Schoeman, una punizione e tre trasformazioni di Russell. In tribuna la premier Giorgia Meloni.
L’Italia batte la Scozia 31-29 all’Olimpico nel Sei Nazioni di rugby e torna a vincere dopo 11 anni a Roma
Dopo due minuti vantaggio Italia: Paolo Garbisi rompe il ghiaccio e trasforma una punizione: 3-0 Italia. Al 6′ meta Scozia con Fagerson: la pressione della Scozia ha i suoi frutti con il pilone destro, 7-3 il punteggio con la trasformazione di Russell. La seconda meta scozzese al 12′: Kyle Steyn segna l’11^ meta della sua carriera in Nazionale. Superbo inizio di partita della Scozia, che guida 12-3. Russell completa la seconda trasformazione (14-3). La prima meta azzurra arriva al 15′: calcio molto bello di Page-Relo che lancia centralmente Brex e trova la meta. Garbisi trasforma ed è 14-10 Scozia. Russell riporta con un calcio l’Italia a -7 (17-10) che diventa -12 con la meta di Schoeman al 28′.
Due calci ci Garbisi e Page Relo portano l’Italia a -6 (22-16) chiusura del primo tempo. Nella ripresa l’italia parte forte: calcetto di Garbisi che spiana la strada a Lynagh, in meta al suo esordio con l’Italia. Peccato però per il successivo sbaglio di Garbisi, che colpisce un altro palo e non trasforma: 22-21 all’Olimpico per la Scozia. Ma il sorpasso è nell’aria e al 57′ arriva con la meta di Varney. Azione insistita degli azzurri nata da un’iniziativa di Vintcent, fermato a pochissimi metri dalla linea di meta. Il subentrante ha poi il guizzo giusto e firma la sua quarta meta con l’Italia.
Garbisi poi trasforma e siamo 28-22. Al 73′ l’Italia piazza il break con il piede di Garbisi: 31-22. Al 78′ la Scozia mette paura all’Italia: Fagerson schiaccia a terra la meta e Russell trasforma subito. C’è bisogno di un’epica resistenza negli ultimi due minuti: Italia avanti 31-29. Ultimi minuti da leggenda con la Scozia che attacca e l’Italia che difende strenuamente ma con ordine e disciplina. L’ultimo successo contro la Scozia era datato 2016.
Quesada: “Questa squadra ha l’opportunità di arrivare non è mai arrivata”
“Oggi la Scozia era una squadra durissima da affrontare – ha detto il CT azzurro, Gonzalo Quesada –. Non abbiamo avuto fortuna all’inizio. La prima meta la subiamo per un rimbalzo sfortunato e poi arrivano altre due mete molto difficili. Noi però non abbiamo mollato e abbiamo avuto qualche sequenza di attacco molto interessante e questo mi fa un piacere enorme. Sono felice per i giocatori che fanno un lavoro enorme e adesso devono godere di questo momento.”
“Avevo detto in una precedente conferenza stampa che questa squadra avrebbe fatto parlare di lei – ha ricordato il ct azzurro -. C’è ancora tanto lavoro da fare, ma quello che oggi è stato positivo è che non abbiamo mai perso la nostra identità. Siamo andati molto meglio rispetto a quanto fatto con l’Inghilterra e la Francia e abbiamo ancora margini per migliorare. Sarà durissima in Galles, ma spero che potremo fare un passo in più perché questa squadra ha l’opportunità di arrivare non è mai arrivata.”