Non aveva alcuna malattia grave Luca Ruffino, il presidente di Visibilia morto suicida. A stabilirlo è l’autopsia che è stata svolta sul corpo del manager. Dall’esame autoptico, in particolare, non sarebbe emerso “nulla di rilevante”.
Subito dopo la morte del presidente di Visibilia si era diffusa la voce, soprattutto in ambienti politici, di una possibile grave malattia di Ruffino, che lo avrebbe spinto al suicidio. L’autopsia ha però smentito questa ipotesi, andando ad accertare la presenza o meno di gravi problemi di salute.
L’autopsia sul corpo di Ruffino: nessuna malattia grave
La procura di Milano ha aperto un’indagine per istigazione al suicidio, a carico di ignoti, per capire le motivazioni che hanno spinto il manager a togliersi la vita. L’esame autoptico era stato disposto dalla stessa procura, per capire se qualcuno possa aver minacciato l’imprenditore o se ci sia il coinvolgimento di qualche altra persona nella sua morte.
Il legale che assiste i familiari non ha partecipato all’autopsia. Non è neanche stato nominato un consulente poiché l’avvocato spiega di avere “piena fiducia nella scrupolosità della procura”. Sulla morte di Ruffino, quindi, resta il mistero e ancora non c’è alcuna spiegazione al suo gesto estremo.