Archiviata, dopo una querelle lunga mesi con un accordo e con l’agognata consegna dei dati degli iscritti, la collaborazione con Davide Casaleggio, per la prima volta nella storia del Movimento 5 Stelle i militanti pentastellati voteranno su una piattaforma nuova di zecca, Skyvote, gestita dal software gestionale Odoo. Addio Rousseau dunque: anche da qui parte il nuovo corso impresso dalla leadership in pectore di Giuseppe Conte. Che adesso potrà avere l’investitura ufficiale da parte della base proprio col voto su Skyvote, base che entro giugno sarà chiamata all’azione anche per votare lo Statuto del neo-M5S.
Per dare vita al nuovo corso i grillini si sono affidati ai servizi tecnologici di una società viterbese, la Isa Srl. “Noi abbiamo molta esperienza per quanto riguarda la gestione del prodotto, ma come movimento politico il M5S è il nostro primo cliente”, dice all’Adnkronos Sandro Aquilanti, direttore generale della società di servizi It fondata nel 1985. Che tiene a specificare che non gestirà in nessun modo i dati degli iscritti e tantomeno avrà voce in capitolo su quello che riguarda le scelte politiche, come avrebbe voluto fare Casaleggio Jr.
“Noi forniamo la piattaforma tecnologica con cui il Movimento 5 Stelle gestirà quei dati. Isa – spiega Aquilanti – gestirà, dal punto di vista tecnologico. Il nostro lavoro non è paragonabile alla gestione precedente”. E ancora: “La nuova piattaforma che sarà adoperata dai pentastellati “è un prodotto internazionale di cui noi siamo partner, si chiama ‘Odoo’ ed è uno dei software più scaricati al mondo: noi stiamo facendo le modifiche, le customizzazioni necessarie al Movimento. Però Isa non entra nel merito dei dati, è una situazione completamente diversa da quella di prima. Noi forniamo il software e facciamo assistenza”.
Un partner tecnologico, dunque, nulla di più e come ha sottolineato Vito Crimi, “Tutta la gestione dei dati sarà in capo al M5S. E per accedere ai vari servizi gli iscritti dovranno andare sul sito del Movimento”. E in ogni caso non ci sarà più un soggetto unico a cui verrà delegato tutto e una singola piattaforma, ma alcune società che forniranno dei servizi, una di queste è, appunto, la Isa Srl. Una volta compiuto questo passaggio di “customizzazione”, toccherà a Conte diventare il nuovo leader e in quella veste dovrà sbrogliare i nodi che ancora incombono, fra cui la questione dell’alleanza col Pd anche a livello locale.
Chiuso l’accordo a Napoli, la situazione non sembra di facile soluzione a Milano (dove l’ex premier vorrebbe dialogare con Beppe Sala ma trova la ferma opposizione dei consiglieri comunali e della base pentastellata) e in Calabria, dove una parte dei militanti vorrebbero convergere sulla candidatura a governatore del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, altri appoggiare la sottosegretaria Dalila Nesci, pronta a competere alle primarie del centrosinistra e altri ancora sottoscrivere la linea di Conte, che ha espressamente aperto al dialogo coi dem per trovare insieme un candidato civico.
Operazione, quest’ultima, che potrebbe essere facilitata dal passo indietro (stavolta pare definitivo) del consigliere regionale calabrese del Pd Nicola Irto che ieri ha scritto sui suoi canali social di aver parlato con il segretario Enrico Letta il quale gli avrebbe suggerito che “Per fare un accordo politico con il M5S è opportuno individuare un’altra candidatura”. Ricostruzione in realtà poi smentita dal Nazareno, dove in ogni caso non si esclude l’opportunità politica di un dialogo positivo e costruttivo con M5s, che proseguirà.