Ottenere alloggi popolari a Roma è da tempo un’impresa quasi impossibile. Ma da gennaio non solo sarà complicato avere l’abitazione, ma sarà persino impossibile presentare domanda. Fino a data ancora da definire. La decisione del Campidoglio risale a settembre: dal primo gennaio il vecchio bando verrà cancellato e, in attesa del nuovo, non sarà più possibile presentare domanda per accedere agli alloggi. A scoprirlo, “per caso”, come raccontano loro stessi, sono i sindacati: spiegano di aver scovato la disposizione del Comune di Roma indirettamente, leggendo delle memorie difensive presenti in un ricorso al Tar. Nessuna comunicazione.
Ottenere un alloggio popolare a Roma è da tempo un’impresa quasi impossibile. Ma da gennaio non solo sarà complicato avere l’abitazione, ma persino impossibile presentare domanda
Come denunciano Sunia, Sicef, Uniat, Unione Inquilini e Feder.casa, dal primo gennaio “i romani non potranno più inviare la domanda di casa popolare” con quello che è stato definito “un blitz segreto”. “Se in passato fare domanda era quasi inutile, tra dieci giorni sarà anche tecnicamente impossibile”, sottolineano le sigle che lamentano anche l’assenza anche soltanto di una bozza del nuovo bando, “rispetto al quale non è neppure cominciato un confronto con i sindacati degli inquilini”.
Dal prossimo anno le famiglie non potranno più fare richiesta per ottenere alloggi popolari. In attesa delle nuove procedure digitali
A confermare quanto sostenuto dai sindacati ci pensa lo stesso assessore capitolino alle Politiche abitative, Tobia Zevi: “Si sospende al 31 dicembre, in vista del nuovo bando totalmente digitale”. E sarà pronto ad aprile 2024, assicura. I sindacati hanno chiesto un incontro urgente e l’annullamento della sospensione del bando. Zevi garantisce che un confronto con i sindacati ci sarà presto, prima di Natale. Proprio di recente il Comune ha aggiornato la graduatoria Erp del vecchio bando, con i punteggi che arrivano fino al 31 luglio del 2023. Tra fine dicembre e inizio gennaio è poi atteso un nuovo aggiornamento. Ma non il nuovo bando, per il quale i tempi sono inevitabilmente più lunghi, creando un limbo in cui nessuno potrà richiedere accesso agli alloggi popolari.
Per la giornata di oggi il presidente della commissione capitolina Politiche abitative, Yuri Trombetti, ha convocato i sindacati, l’assessore e anche la Regione, garantendo che “non ci sarà alcun annullamento delle graduatorie” attuali. La questione, però, non è destinata a risolversi velocemente. E l’opposizione protesta, come fa il capogruppo capitolino della Lista civica Raggi, Antonio De Santis: “Riteniamo estremamente grave e inquietante l’annullamento del bando”, che “si configurerebbe come una vera e propria lesione di un diritto fondamentale dei cittadini”. Protesta anche la Lega, con il capogruppo capitolino Fabrizio Santori che parla di “ennesimo regalo natalizio agli abusivi” della giunta Gualtieri.