Di Antonello Di Lella
Girando in bicicletta il sindaco di Roma, Ignazio Marino, non corre certo il rischio di non trovare parcheggio. Peccato che per centinaia di migliaia dei suoi concittadini quello della sosta dei veicoli sia un problema all’ordine del giorno. E ora i romani sono pronti a dare battaglia al Campidoglio. Nel mirino gli aumenti alle strisce blu deliberati nei giorni scorsi dal comune di Roma. Presto, presumibilmente subito dopo l’estate, la tariffa oraria fissa per lasciare in sosta la propria automobile salirà a 1,50 euro. E in tutti i parcheggi della città, rispetto agli attuali 1,20 euro. Non è tutto, perché vengono abolite le tariffe agevolate giornaliere e viene soppresso l’abbonamento mensile. Insomma, un salasso per gli automobilisti che ogni giorno si recano a lavoro. “Si tratta di aumenti abnormi”, afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, “e non trovano alcuna giustificazione nella realtà. Cancellando le agevolazioni per i meno abbienti e per chi è costretto a parcheggiare per più di otto ore, recandosi a lavoro, le strisce blu diventano veri e propri parcheggi per ricchi”. Per questo motivo ora il Codacons porterà il Comune davanti ai giudici amministrativi con un ricorso collettivo al Tar del Lazio.
Costi alle stelle
Sotto tiro è finito l’intero piano generale del traffico. E il salasso delle strisce blu, contenuto nella delibera 58, fa il paio con gli aumenti del costo dei pass per le Zone a traffico limitato (Ztl), già fissati precedentemente e, in alcuni casi, quintuplicato rispetto alle tariffe precedenti. Per le Ztl il ricorso alla giustizia amministrativa è già stato inoltrato. Per gli ultimi aumenti è in rampa di lancio con tutti i cittadini che potranno sottoscrivere l’iniziativa del Codacons. Nel dettaglio salta la possibilità di parcheggiare per l’intera giornata al costo di quattro euro (si pagheranno almeno sei euro) e non sarà più possibile pagare 70 euro il parcheggio per tutto il mese. Tirando le somme chi lascia l’auto in sosta a lavoro, per una media di otto ore giornaliere e per almeno 22 giorni al mese, dovrà sborsare sui 130 euro mensili: poco meno del doppio rispetto all’abbonamento. Una stangata.
Mezzi pubblici al collasso
L’aumento, secondo quanto riferito da Rienzi, sarebbe stato giustificato da chi ha approvato il provvedimento come un incentivo all’utilizzo dei mezzi pubblici. Eppure sarebbe sufficiente provare a farsi un giro sulle linee del trasporto pubblico per respirare il malcontento dei cittadini della Capitale. Sia chiaro, ci sono anche le dovute eccezioni, la linea A della metro difficilmente fa segnare gravi disagi, ma ci sono anche una lunga serie di segnalazioni di disservizi che riempiono faldoni e faldoni di carte nelle associazioni che tutelano i cittadini.
I parchimetri
Come se non bastasse in alcune zone della Capitale, pur volendo, risulta difficile pagare per la sosta perché i parchimetri sono fuori uso, come ci confermano le segnalazioni raccolte dall’avvocato del Codacons Valentina Colarusso. Si potrà obiettare che dallo scorso febbraio il comune ha reso possibile il pagamento anche con un semplice click attraverso una piattaforma web. Ma siamo davvero sicuri che così le procedure siano state semplificate? In ogni caso, che si paghi via web o con le vecchie monetine, il conto per i romani sarà molto salato.