Non sarà un’estate senz’acqua per la Capitale. Slitta al primo settembre lo stop ai prelievi dal lago di Bracciano. Un accordo che mette in standby anche l’avvio dei razionamenti dell’acqua per i cittadini della Capitale. L’annuncio ufficiale è stato dato da Luca Alfredo Lanzalone, presidente di Acea: “Mi è stato comunicato dal presidente della Regione Lazio che a breve dovrebbe esserci un provvedimento modificativo della sospensione della fornitura di acqua dal lago di Bracciano verso Roma. Il provvedimento ragionevolmente dovrebbe scongiurare la necessità di turnazione dell’acqua”. Dopo una serrata trattativa tra regione Lazio e il ministero dell’Ambiente guidato da Gian Luca Galletti, l’ente guidato da Nicola Zingaretti ha deciso che Acea potrà continuare a prelevare dal lago di Bracciano, anche se in forma ridotta: dai 900 litri al secondo a 400.
Se non fosse stato trovato l’accordo parte di Roma sarebbe rimasta a secco a partire dalla mezzanotte di oggi. Tra le ipotesi al vaglio vi era quella di otto ore di stop alternato in tre fasce orarie e per aree. Tutto ciò, almeno per il momento, sembra essere stato scongiurato. La sindaca Virginia Raggi oggi aveva attaccato il Governo: “Intollerabile che Roma venga privata dell’acqua. Un danno di immagine per l’Italia. Sono preoccupata soprattutto per la fornitura di acqua ad ospedali e per l’approvvigionamento ai Vigili del Fuoco che in un periodo come questo risulta di fondamentale importanza. Necessaria la dichiarazione dello Stato di emergenza”. Fino ad ora sono stati chiusi oltre duecento nasoni e si andrà avanti, forse intensificando il ritmo ma senza chiuderli tutti. Nell’hinterland della Capitale la misura dell’acqua razionata è già una realtà che interessa più di venti Comuni in diversa maniera: tutti i giorni o un giorno sì e uno no; ad aree alternate o in singole strade. Oltre che nelle piogge si spera nelle vacanze dei romani.
Nel frattempo contro la Raggi si sono schierati i sindaci della Città Metropolitana: la pentastellata avrebbe dato buca a tutti a un incontro previsto oggi. E, nella giornata odierna, è andato in scena il durissimo scontro Zingaretti-Raggi. Il presidente della Regione se l’è presa duramente con la prima cittadina della Capitale accusandola di scaricare sempre le responsabilità dopo che la Raggi aveva puntato il dito contro Regione e Governo. “Il sindaco di Roma, è anche azionista di maggioranza di Acea e sindaco della città metropolitana” ha sottolineato Zingaretti in una nota, “Ho letto le sue dichiarazioni e anche in questa occasione ha confermato di essere troppo abituata a scaricare le responsabilità sugli altri e non assumersi le proprie. Attenzione, se si continua così Roma rischia di morire”.