Da una parte la Roma con Uber, la multinazionale Usa per i servizi di trasporto privato attraverso l’app sulla mobilità; dall’altra la Lazio con i tassisti. Già, nella fibrillazione pre-derby c’è spazio pure per la rivolta dei tassisti. Tutto nasce dalla partnership siglata tra la Roma e Uber e si sviluppa in più attività che copriranno l’intera stagione: chi prenoterà una corsa con Uber in occasione delle partite giocate in casa otterrà uno sconto del 20% per corse da e per lo stadio. Immediate le telefonate di protesta dei tassisti che hanno minacciato una manifestazione proprio in coincidenza col derby in programma sabato alle 18. Il club giallorosso ha chiarito all’Ansa che “nell’ambito delle iniziative volte a facilitare l’accesso e il deflusso allo Stadio Olimpico da parte dei propri tifosi, ha avuto da settimane contatti con diverse compagnie pubbliche e private, al fine di identificare e offrire i servizi più idonei a favorire la fruizione dell’evento sportivo. La partnership con Uber è la prima arrivata a conclusione e non in via esclusiva. La società si augura di stringere a breve ulteriori collaborazioni allo stesso scopo”.
Insomma, il clima è di quelli caldi per ragioni che, forse, mai ci saremmo aspettati. Ma poi c’è il calcio, quello giocato. E qui le emozioni si fanno vere, intense, determinanti. Partiamo da un dato, non casuale: questo non sarà il fine settimana del derby, ma dei derby. E già, perché a incontrarsi non saranno solo Roma e Lazio ma anche Arsenal e Tottenham a Londra e Atletico e Real a Madrid. Tre capitali, tre grandi match, tre derby. E tre derby – altro dato a cui, almeno in Italia, non siamo abituati – di alta quota. E se è piuttosto solito per quanto riguarda la partita londinese e quella madrilena, meno lo è per quella capitolina. Che vivrà anche di un’altra emozione, tutta sua e anche questa per niente banale: sarà la prima volta senza Francesco Totti in campo.
Scontro al vertice – Mai come quest’anno Roma e Lazio giocano per il titolo. I numeri, d’altronde, parlano per tutti: i giallorossi sono quinti in classifica con 27 punti, i biancocelesti quarti con 28 punti ed entrambe le squadre hanno una gara da recuperare, con scenari di classifica ancora più ghiotti considerato che le due squadre sono rispettivamente a -5 e -4 lunghezze dal Napoli, che svetta solitaria sulla Serie A. E allora lo scontro di oggi non vive solo di emozioni che solo uno scontro tra “cugini” (per quanto rivali) può regalare; è uno scontro dove in palio ci sono punti preziosi. A contenderseli, due squadre che in estate nessuno considerava all’altezza di Inter, Napoli e Juventus. E invece hanno dimostrato esattamente il contrario. Grazie a due allenatori, giovani e preparati, che hanno saputo sin da subito modellare la squadra, darle personalità e ritmo di gioco. Un ritmo che si impartisce a chiunque. Tanto se di fronte hai la Juventus (come capitato a Simone Inzaghi; due partite, due vittorie quest’anno: solo un caso?), quanto se di fronte ha il Chelsea di Antonio Conte (a Londra un più che meritato pareggio, in casa un incredibile 3 a 0, senza appello). Insomma Inzaghi ed Eusebio Di Francesco hanno contribuito a rendere ancora più maggica l’attesa di questo derby. Perché sarà vissuto ardentemente non solo per l’inevitabile rivalità cittadina, ma anche perché non ci sono punti da perdere nella rincorsa allo scudetto. Che ora, checché ne dicano i sempre prudenti mister, è più che un sogno. Per entrambi.
Pronostici ed emozioni – Non resta, per ora, che affidarsi ai pronostici e ai bookmakers che danno leggermente favorita la Roma (che gioca in casa). I quotisti di Snai vedono il segno “1” a 2,30 e il “2” biancoceleste a 2,95. Il pareggio, mai registrato negli ultimi sette confronti diretti, si gioca a 3,55.