I trasporti romani, spesso già tormentati da situazioni caotiche, adesso rischiano addirittura di fermarsi. La dead line è fissata al 27 gennaio come ha spiegato l’assessora alla Mobilità di Roma, Linda Meleo, nel corso della seduta delle commissioni capitoline congiunte Mobilità e Bilancio: “Se il concordato non dovesse andare a buon fine e tramutarsi in un fallimento aziendale o in una amministrazione straordinaria già dal 27 gennaio ci sarebbe il rischio di blocco del servizio”.
La notizia è arrivata nel corso dell’illustrazione della proposta di delibera per la proroga dal 4 dicembre 2019 al 3 dicembre 2021 dell’affidamento ad Atac del servizio di trasporto pubblico nella Capitale. “Se non ci fosse la proroga che supporta il piano industriale – ha continuato l’assessora Meleo – piano che è ancora work in progress, il pericolo di blocco del servizio sarebbe molto concreto. Il nostro obiettivo è avere un servizio di trasporto pubblico in house in grado di erogare un servizio efficiente dopo decenni. Con questa delibera ci prendiamo 4 anni per valutare come organizzare il servizio dopo il 2021 e che può essere o con il rinnovo in-house o con l’eventuale messa a gara”.
La Meleo è entrata ancora più nel dettaglio spiegando che “Atac ha due anime una su ferro e una su gomma e organizzare una gara di questo tipo era impossibile in due anni. Questa proroga comporterà anche la proroga del contratto di servizio e il costo verso Atac per km erogato è già nel vecchio contratto quindi non cambiano le condizioni e i costi per Roma Capitale”.