Un milione di euro è andato via. E un altro si aggiungerà a breve. Per “mandare in giro Malagò e Montezemolo a fare festeggiamenti” in nome della candidatura olimpica di Roma. Il tutto mentre il Governo è pronto a mettere sul piatto altri 8 milioni per il 2017. Perché le casse pubbliche stanno già oliando i meccanismi del comitato Roma 2024. Anche se la nuova amministrazione della Capitale sembra intenzionata stoppare il progetto. Con la concreta possibilità che la somma sia gettata al vento.
Piovono soldi
La Legge di Stabilità ha infatti stanziato 2 milioni di euro per il 2016 e 8 milioni per 2017. E fino a nuove comunicazioni del Campidoglio, la cifra sarà a disposizione del Comitato olimpico presieduto da Luca Cordero di Montezemolo. Non solo. Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha messo altra carne al fuoco, sottolineando che dal Fondo sport e periferiche, in cui sono stanziati 100 milioni dal 2015 al 2017, c’è “una quota parte destinata a finanziare attività e interventi finalizzati alla presentazione e alla promozione della candidatura di Roma per il 2024”. Perciò la Lega è andata all’attacco, chiedendo chiarezza al Governo durante l’ultimo question time alla Camera. “Sappiamo che sono stati spesi soldi dei cittadini per feste ed eventi promozionali. Vogliamo la rendicontazione efficace delle spese”, ha detto a La Notizia il deputato leghista Guido Guidesi. Tuttavia l’obiettivo del Carroccio è ancora più ambizioso. “Vogliamo che siano disimpegnati quei soldi”, ha ribadito il parlamentare in Aula a Montecitorio. Perché “non ci possiamo permettere di mandare in giro per il mondo il signor Malagò e il signor Montezemolo a fare festa per una candidatura che magari potrebbe anche non esserci”, ha chiosato Guidesi.
La replica di Padoan
Dal Governo, però, non c’è intenzione di fare passi indietro. “L’assemblea capitolina ha approvato il 25 giugno 2015 una mozione a favore della presentazione della candidatura di Roma ai Giochi olimpici e ai Giochi paraolimpici del 2024”, ha affermato Padoan. Aggiungendo: “Il progetto di candidatura è operativo da oltre un anno, avendo comportato l’assunzione di impegni per molte attività a valere per l’intero arco del periodo di candidatura e cioè fino alla scelta della città candidata, prevista per settembre 2017”. Insomma all’Esecutivo “non risulta alcuna cancellazione della candidatura olimpica della città di Roma”. Una replica che ha irritato la Lega. E ha puntato il dito contro il “rimpallo tra il Governo e il comune di Roma”. Per porre fine alla querelle è stata indirizzata una richiesta di chiarimento al sindaco di Roma. “Viste le recenti dichiarazioni della Raggi e gli indirizzi del suo governo che a parole sostiene quanto le olimpiadi non siano una priorità, non si capisce perché non passi ai fatti”, ha accusato la vice capogruppo alla Camera della Lega Nord, Barbara Saltamartini. Perciò la Lega ha suggerito di “concretizzare formalmente al Governo le volontà politiche. Altrimenti vorrebbe dire che sta perdendo tempo, ma soprattutto che sta sperperando soldi pubblici”.