“La magistratura farà le sue indagini che si aggiungono a quelle sull’incendio dello scorso 12 dicembre che ha devastato e reso inutilizzabile l’impianto di trattamento dei rifiuti del Salario. Questi due erano gli unici siti di proprietà dell’azienda municipale di Roma e coprivano il trattamento della metà dei rifiuti della Capitale. Ne restano attivi soltanto altri due, di proprietà privata. Questo incendio è un colpo durissimo per Roma e per tutti i romani. Ci rialzeremo anche questa volta e reagiremo”. E’ quanto ha scrive sulla sua pagina Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in merito al rogo divampato domenica, intorno alle 19.30, nel Tmb di Rocca Cencia, nella periferia est della Capitale.
“L’incendio – ha spiegato ancora la Raggi – è stato domato subito grazie a un vigilante di Ama intervenuto immediatamente, che ha gestito il focolaio in attesa dell’arrivo dei vigili del fuoco che hanno spento il rogo. Al momento si sta indagando per incendio colposo: ora dico questo, se questo è l’ennesimo attacco e non è un incidente, i responsabili sappiano che non ci pieghiamo e non ci fermeremo”.
“Stavamo lavorando sul divieto di utilizzo delle plastiche monouso a Roma – ha detto ancora la sindaca -, a questo punto acceleriamo i provvedimenti perché dobbiamo iniziare a sottrarre rifiuti a questo sistema criminale. Su questo andiamo avanti. Sono certa che i cittadini capiranno e saranno con noi. Ovviamente daremo un congruo termine a tutti gli esercizi commerciali e fornitori per riuscire a gestire le giacenze e le scorte. Non vogliamo andare contro nessuno ma Roma deve essere ripulita”.
“L’accelerazione che anticipa quanto è in via di definizione a livello europeo e italiano, si rende obbligatoria in un momento dove la gestione pubblica dei rifiuti di Roma è sotto attacco da parte di un sistema criminale”, è l’allarme lanciato dai capigruppo M5s nelle commissioni Ambiente di Camera e Senato, Ilaria Fontana e Patty L’Abbate. “Meno plastica – aggiungono i capigruppo pentastellati in Campidoglio -, meno rifiuti, meno roghi e più ambiente”.
La Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo sul rogo, disporrà una consulenza tecnica per chiarire le cause dell’incendio. Tra le ipotesi prese in considerazione dagli inquirenti c’è anche la pista del sabotaggio.