Un calcio più simile alla pallanuoto e alla pallamano. Con l’introduzione dell’espulsione a tempo, dai 10 ai 15 minuti, da affiancare all’ammonizione e all’espulsione tradizionale. Insomma, un teorico cartellino arancione per trovare una sanzione intermedia. La rivoluzione nel mondo del pallone potrebbe arrivare nella riunione del 3 marzo, fissata dall’Internation football association board (Ifab), che deciderà le modifiche alle regole del gioco. I punti all’ordine del giorno sono tanti: dal ruolo del capitano, designato come unico interlocutore dell’arbitro per evitare capannelli, alla quarta sostituzione concessa nei tempi supplementari. Ma c’è anche un altro tema: la sospensione temporanea di un calciatore colpevole di un comportamento da sanzionare. Sulla durata è tutto incerto, ma il senso è chiaro.
L’impulso alla radicale riforma del calcio è stato dato da Marco Van Basten: l’ex attaccante del Milan è ora direttore generale dello sviluppo tecnico della Fifa. Il menù si annuncia molto ricco e per questo occorre prudenza sulla possibile approvazione dei cambiamenti. In caso di via libera alla riforma, come quella dell’espulsione a tempo, partirebbe la fase di sperimentazione nei campionati giovanili: per l’approdo al calcio professionistico bisognerebbe comunque attendere almeno un paio di anni con sperimentazioni in specifiche manifestazioni. E quindi essere estese a tutti i tornei.