Di Alessandra Fassari
I rendimenti in discesa, ma anche l’incertezza per le ultime tempeste finanziarie. Non è semplice comprenrne le cause, ma le famiglie italiane stanno mettendo da parte i vecchi Buoni del Tesoro per tornare a puntare sui fondi comuni e sulle polizze vita. Dopo un periodo di freddezza, sono questi infatti gli strumenti su cui torna la preferenza degli italiani per investire la propria ricchezza finanziaria. È la fotografia scattata dalla Banca d’Italia nel supplemento al Bollettino Statistico sui Conti Finanziari. Nel primo trimestre di quest’anno si sono registrati forti aumenti dei flussi delle famiglie verso i fondi comuni pari a 16,46 miliardi (+10% rispetto al primo trimestre del 2013 mentre il quarto trimestre dello scorso anno ha registrato deflussi per 3,1 miliardi). Forte balzo soprattutto per le riserve del ramo vita e i fondi pensione (+291%) a oltre 12 miliardi dai 3 miliardi dello stesso trimestre 2013. Rispetto allo scorso anno, inoltre, emergono forti disinvestimenti delle famiglie dai titoli azionari italiani (-7 miliardi contro +3,5 del trimestre 2013) mentre è proseguito il disinvestimento dai BTp (-7,82 miliardi).
193 miliardi in tasca
Il primo trimestre dell’anno si caratterizza anche per i forti flussi di disinvestimenti dai bond bancari: -16,8 miliardi secondo l’istantanea scattata dagli economisti della Banca d’Italia rispetto a flussi negativi più contenuti (-9,6 miliardi) nel primo trimestre dello scorso anno. Altre considerazioni emergono dai dati sulle consistenze. L’apprezzamento dei corsi dei titoli di Stato italiani si apprezza nella rivalutazione dello stock, in particolare dei titoli a medio-lungo termine. L’ammontare dei BTp in mano alle famiglie italiane cresce da 159 miliardi (quarto trimestre 2013) a 193 miliardi (primo trimestre 2014). Le riserve tecniche di assicurazione salgono a 738,9 miliardi (726,8 nel quarto trimestre).
Via dalle banche
L’analisi della Banca d’Italia fa emergere inoltre una ripresa del credito a breve (fino a un anno) da parte delle banche alle imprese: +2,7 miliardi di flusso positivo rispetto ai -6,19 miliardi del quarto trimestre 2013. Segno meno, invece, sugli impieghi a medio lungo termine, quelli destinati agli investimenti. Nel primo trimestre si registra un deflusso dalle banche di 3,89 miliardi (era di 1,15 miliardi nel primo trimestre dello scorso anno).