A Milano essere cittadini modello non paga. Piuttosto costringe chi vuole esserlo a sborsare. È il caso del comitato “Città delle persone” che si è visto appioppare dalla Polizia locale una multa di 1.000 euro, perché aveva recintato con corde e paletti un pezzo di verde per proteggerlo dalla sosta irregolare e aveva depositato anche della pacciamatura.
Il fatto è accaduto la scorsa settimana in via Aselli 28, durante Art Week, in una parte del marciapiede considerata ufficialmente “area verde”, ma dove la presenza delle auto, 24 ore su 24, che danneggia le radici e indebolisce gli alberi, viene ampiamente ignorata e molto raramente sanzionata.
Se avessero parcheggiato sull’area verde non avrebbero preso la multa
Il paradosso lo raccontano Stefania Leone e Alberto Gianera: “Se avessimo parcheggiato tre auto sul marciapiede non ci avrebbero multato. Sembra uno scherzo: in epoca di emergenza climatica si sceglie di sanzionare le persone che proteggono e curano il verde. Abbiamo preso mille euro di multa perché abbiamo riqualificato il terreno sotto gli alberi, lo abbiamo pulito dai rifiuti, ricoperto con la pacciamatura di corteccia di pino per proteggerlo e riattivare i microrganismi presenti in profondità; abbiamo installato delle rastrelliere (provvisorie) per le biciclette per impedire che, dopo tutto questo lavoro, le automobili salissero di nuovo sopra l’area verde. Un intervento ‘migliorativo’ come hanno detto gli stessi vigili, che poi ci hanno multato!”.
“A questo punto – spiegano – chiediamo al Sindaco e alla Giunta del Comune di Milano di esprimersi su quanto accaduto e intervenire affinché episodi di questo tipo non possano più ripetersi. E chiediamo a tutte e tutti coloro, che, come noi, desiderano vivere in una città dove gli spazi pubblici sono a disposizione delle persone e non della sosta illegale delle auto, di aiutarci a pagare questa multa e fare una piccola donazione. Abbiamo 60 giorni di tempo per decidere se fare ricorso al Comune di Milano contro questa multa, una scelta che ovviamente avrà dei costi legali aggiuntivi. Ogni euro raccolto sarà rendicontato con trasparenza”.
La solidarietà e la beffa
Martedì alle 12 è stato lanciato un crowdfunding e in un’ora è stata già raggiunta la somma per pagare la multa. Poi la beffa: il giorno successivo al verbale, il Comune ha installato sull’area le barriere new jersey che impediscono alle automobili di parcheggiare.