Valerio Novelli, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle nel Lazio, cosa sta succedendo in Regione? E crede che alla fine il rimpasto chiesto da Forza Italia si farà?
“La Regione Lazio è diventata teatro di una crisi politica gravissima. Quando un partito di maggioranza si rivolta contro la maggioranza stessa, il problema è serio e reale. Da una parte abbiamo un presidente che si sta dimostrando incapace di tenere unita la propria maggioranza, dall’altra una caotica accozzaglia di partiti molto più interessata alle postazioni di potere che al buon governo della regione. Non posso prevedere con certezza se il rimpasto si farà, ma è chiaro che la pressione interna alla maggioranza è fortissima, e Rocca dovrà affrontare queste tensioni in qualche modo”.
L’ipotesi di un rimpasto è solo una questione di poltrone?
“Stiamo assistendo a una lotta intestina tra i partiti della maggioranza per ottenere prebende e poltrone, una battaglia feroce che sta distogliendo completamente l’attenzione dai reali problemi della nostra regione. Questa competizione smodata dimostra come la politica, che dovrebbe essere al servizio dei cittadini e orientata al bene comune, sia stata ridotta a un mero gioco di interessi di parte. Invece di concentrarsi sulle esigenze concrete della popolazione, come la sanità, i leader dei partiti della maggioranza sono impegnati in una continua guerra per il controllo delle cariche istituzionali. Questo comportamento non solo danneggia l’efficienza del governo regionale, ma mina anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
Rocca ha perso il controllo della sua maggioranza?
“Rocca sta dimostrando una palese incapacità di trovare soluzioni che possano soddisfare tutti i suoi sostenitori politici, ma la mancanza di mediazione politica, in realtà, è il riflesso di una situazione in cui la politica stessa è scomparsa, sostituita da un caotico miscuglio di “azionisti” politici che sostengono un presidente il cui atteggiamento arrogante ha generato una crisi da tempo tenuta sotto la cenere. Abbiamo assistito nell’ultimo anno e mezzo a continui attacchi di Rocca ai suoi predecessori, accusati di incapacità, e ora lui stesso, che si è sempre presentato come il miglioramento necessario, dimostra che la sua presunta superiorità non è altro che una mera illusione, smentita dalla realtà di una crisi politica senza precedenti”.
C’è il rischio, già in parte emerso negli scorsi giorni, che vengano paralizzati i lavori del Consiglio per questioni politiche interne alla maggioranza?
“Già negli scorsi giorni abbiamo visto la paralisi dei lavori del Consiglio regionale, tra l’altro in una fase cruciale come quella dell’assestamento di Bilancio. Le lotte interne alla maggioranza rischiano di bloccare completamente l’attività legislativa, con gravi ripercussioni per i cittadini del Lazio. È una situazione che non possiamo permetterci di ignorare”.
Pensa che quanto sta succedendo in Regione sia il segnale di qualcosa che non va a livello nazionale nella maggioranza? Si sta consumando nel Lazio una guerra a Giorgia Meloni, con ricadute locali e nazionali?
“Credo che quanto sta accadendo in Regione Lazio sia un riflesso di problemi più estesi. Sappiamo che Rocca, nei fatti, è un fedelissimo di Giorgia Meloni e le tensioni all’interno della maggioranza regionale potrebbero essere indicative di una guerra politica più ampia contro la premier, con ripercussioni sia locali che nazionali. È un campanello d’allarme che non possiamo ignorare: ciò che avviene nel Lazio potrebbe essere solo l’inizio di un’instabilità più vasta all’interno della maggioranza di governo”.