La nave rigassificatore Golar Tundra, dopo 19 giorni di navigazione, e dopo aver solcando le acque del Mar Tirreno scortata dalla Marina Militare, è arriva oggi al porto di Piombino. In particolare, ad affiancare il rigassificatore galleggiante da Suez, sono state le unità navali e aeree destinate all’operazione Mediterraneo Sicuro.
Il rigassificatore galleggiante è partito da Singapore dove era stato sottoposto ad aggiornamenti tecnici nei cantieri navali di Keppel.
La nave rigassificatore Golar Tundra è arrivata nel porto di Piombino. La Marina Militare l’ha scortata da Suez
Le manovre di ingresso della Golar Tundra nel porto di Piombino sono cominciate nella serata di domenica 19 marzo, come previsto dalle procedure di sicurezza disposte dall’autorizzazione al rigassificatore. L’ingresso nel porto, infatti, è avvenuto dopo la partenza dell’ultimo traghetto per Elba in modo tale da scongiurare ogni eventuale interferenza con il traffico passeggeri. Dopo le 22:30, il porto di Piombino sarà vuoto: sarà però presente all’appello, oltre alla nave di Snam che vanta 293 metri di lunghezza e 40 metri di larghezza e un costo di 350 milioni di dollari, un importante dispiegamento di forze dell’ordine sia via terra che via mare.
Al suo arrivo a Piombino, la Golar Tundra è stata accolta da quattro rimorchiatori della storica azienda Neri, con sede a Livorno, che guideranno il bastimento nella darsena nord del porto. Qui, il rigassificatore rimarrà per tre anni in modo tale da fornire all’Italia un contributo fondamentale per la sicurezza energetica del Paese, secondo quanto fermamente asserito dal Governo.
Il rigassificatore a Piombino, infatti, renderà disponibile cinque miliardi di metri cubi di metano l’anno, come ricordato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso nella giornata di sabato 18 marzo. In questo modo, l’Italia dovrebbe trasformarsi in un hub del gas europeo. “Con quello che abbiamo programmato, con i due rigassificatori di Piombino e Ravenna, colmeremo il gap che resta rispetto all’importazione di gas dalla Russia. Poi dal prossimo anno potremo a nostra volta essere sempre più esportatori di gas verso l’Europa centrale”, ha ribadito Urso, facendosi un vanto dell’iniziativa che da mesi sta fomentando un’ondata di ira e proteste da parte dei residenti della città situata in provincia di Livorno.
I residenti organizzano un corteo contro il rigassificatore
La popolazione di Piombino, ancora una volta, ha scelto di non restare inerme dinanzi allo scempio organizzato dal Governo. Sin dalle prime luci di domenica 19, la città si è mobilitata per protestare contro l’arrivo del rigassificatore, atteso in serata nel porto della città toscana.
Nella mattinata di domenica, un nutrito gruppo di cittadini coordinato da vari comitati no-rigassificatori nati nel corso degli ultimi mesi si è radunato di fronte alla stazione ferroviaria del posto per dare vita a un corteo che si è progressivamente spostato verso il porto, attraversando il centro cittadino.
In testa al corteo, sono apparsi cartelloni e striscioni contro l’arrivo della Golar Tundra che, come ribadito anche dal commissario straordinario per la realizzazione dell’opera Eugenio Giani, stazionerà nel porto di Piombino per tre anni per poi sostarsi sull’Adriatico.
Le unità del dispositivo Operazione Mediterraneo Sicuro scortano la nave metaniera e rigassificatrice GOLAR TUNDRA da Suez fino a destinazione. Flessibilità d’impiego e prontezza d’intervento della Squadra Navale a protezione degli interessi e delle infrastrutture della Nazione. pic.twitter.com/jFGQsAwFWG
— Marina Militare (@ItalianNavy) March 18, 2023