Riforma elettorale proporzionale: al centro del programma del Governo Draghi c’è la modifica della legge elettorale ma le posizioni politiche sono molto diverse ed opposte per raggiungere un accordo.
Riforma elettorale proporzionale: cos’è e cosa prevede?
Al centro dei lavori dell’attuale Governo c’è la nuova legge elettorale. Quello attuale è l’Italicum, voluto dal Governo Renzi, approvato nel 2015 ed è entrato in vigore solo a partire dallo scorso luglio.
Si parla fortemente al ritorno di un sistema proporzionale che ha regolato le elezioni politiche italiane per tutto il corso della Prima Repubblica, dal 1946 al 1993.
Ogni elettore aveva a disposizione un massimo di quattro preferenze. Per il Senato questo sistema conteneva alcune piccole correzioni in senso maggioritario, pur rimanendo sostanzialmente un proporzionale. La legge in questione fu sostituita nel 1993 dal Mattarellum, sistema elettorale maggioritario corretto da una sensibile quota proporzionale pari al 25% dei seggi della Camera e del Senato.
Tutte le ipotesi e le posizioni politiche
Nonostante al centro c’è l’idea di tornare a un sistema proporzionale, la Lega resta contraria al proporzionale, così come Forza Italia. Quindi sarebbe impossibile per il premier Draghi mettere la fiducia sul nuovo testo. da Fratelli d’Italia tuonano: “È un sistema per turlupinare gli italiani”.
Silvio Berlusconi ha ribadito poche settimane fa di essere sempre a favore del maggioritario e Antonio Tajani, il coordinatore forzista, ha assicurato che da lì nessuno si muove. Mentre il Movimento 5Stelle è a favore del proporzionale, infatti il presidente 5S della commissione Affari costituzionale di Montecitorio, invita a passare dalle parole ai fatti: “Il dibattito deve riprendere in Parlamento, non solo sui giornali”.
Le ipotesi circa la modifica della legge elettorali sono rimanere con l‘Italicum o passare al proporzionale. Tuttavia si parla anche di altre possibilità:
- Consultellum: è il sistema attualmente in vigore al Senato e rappresenta ciò che resta del Porcellum, dopo la bocciatura della Consulta nel 2013. Tale impianto si avvicina a un proporzionale e apre le porte a un governo di larghe intese.
- Mattarellum: è il sistema che ha regolato le elezioni politiche del 1994, 1996 e del 2001 e deve il suo nome all’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che fu il relatore di questa legge.