Quota 41 alla fine convince pure i sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno dato l’ok alla misura, puntando comunque alla riforma dell’intero sistema previdenziale, garantendo la flessibilità e utilizzando i risparmi di Quota 100 sinora ottenuti dal Governo. E gli stessi sindacati hanno già fissato con la ministra del lavoro Nunzia Catalfo due incontri, per l’8 e il 16 settembre. Subito dopo le ferie e senza perdere del tempo prezioso.
Il primo tavolo servirà a definire il pacchetto di misure da inserire nella legge di bilancio, tra cui il prolungamento dell’Ape sociale e la proroga di Opzione donna. Secondo Cgil, Cisl e Uil occorre poi individuare uno strumento nuovo che vada oltre la pensione e che accompagni con un’indennità i lavoratori a cui mancano 3-4 anni per andare in pensione. Nel secondo incontro, invece, si farà una valutazione più generale su come evitare lo scalone al 2021.
“Con la ministra del lavoro Nunzia Catalfo – ha affermato il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli – dovremo capire cosa accadrà dopo il 2021, quando andrà a scadenza Quota 100”. “La base del confronto sulla riforma del sistema previdenziale dal 2022, dopo la conclusione di Quota 100 – ha sottolineato sempre Ghiselli – è la flessibilità in uscita. Noi proponiamo che a 62 anni il lavoratore possa scegliere”.