Ricostruzione: da Anac verificati appalti per oltre 1,6 miliardi di euro

Sono state oltre mille le opere pubbliche sulle quali ha vigilato l'Anac, appalti per un valore complessivo superiore a 1,6 miliardi.

Ricostruzione: da Anac verificati appalti per oltre 1,6 miliardi di euro

L’accordo quadro per il rifacimento dei collettori fognari ad Amatrice e Accumoli (60 milioni); l’adeguamento sismico del Comando dei Vigili del Fuoco di Macerata (12 milioni); l’affidamento dei lavori di ricostruzione dell’Istituto “Don Milani” di Pizzoli (Abruzzo, 8 milioni); la nuova sede del Liceo Scientifico “Marconi” di Foligno (7 milioni). Sono solo alcune delle opere pubbliche verificate da Anac nel 2024 dei territori colpiti dai terremoti che distrussero l’Italia centrale tra il 24 agosto 2016 al 18 gennaio 2017.

Un’opera enorme quella svolta dall’Autorità Anticorruzione guidata da Giuseppe Busìa, come ricorda una nota dell’Anac. “Controlli preventivi per oltre mille procedure di affidamento, per un valore complessivo superiore a 1,6 miliardi. Quasi 4.000 pareri forniti, con un numero esiguo di casi di contenzioso”, scrive l’autorità, che sottolinea come “l’azione di supporto dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ha costituito in questi anni un efficace presidio di legalità e trasparenza, evitando episodi di corruzione e azzerando quasi del tutto il contenzioso”.

E, rileva l’Authority (oggetto di numerosi attacchi da parte del governo di centrodestra) “tutto questo senza sottrarre tempo prezioso alla ricostruzione, ma anzi accelerando i tempi di realizzazione, superando timori preventivi delle amministrazioni chiamate ad eseguire le gare d’appalto (la cosiddetta paura della firma).

Anac, sul sisma oltre due pareri al giorno

“Le procedure di affidamento controllate”, si legge, “sono state quasi una al giorno lavorativo, dopo la sottoscrizione degli Accordi di Alta Sorveglianza da parte di Anac. I pareri sono stati 2,3 per giorno lavorativo, un valore di quasi due volte e mezzo il numero delle procedure pervenute. Quanto ai contenziosi, questi sono stati solo 12, di cui in 11 con già un esito in primo o secondo grado, e di questi ben 9 favorevoli alla stazione appaltante supportata dall’Autorità”.

“Un sostegno importante è stato dato anche alla qualificazione delle stazioni appaltanti nelle province del cratere sismico”, aggiunge il Busìa. “Questo significa: più possibilità di avere procedure e opere di qualità, riduzione del contenzioso e dei tempi di conclusione delle gare; committenti pubblici più attrezzati e più preparati anche per le nuove sfide dell’innovazione in modo da ricostruire in un’ottica di miglioramento della qualità dei servizi e delle opere, con uno sguardo ai profili sociali, dell’efficienza energetica e della tutela dell’ambiente”. AN.SPA.